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LUPI: “PRONTO A RIFERIRE ALLE CAMERE. SE HO SBAGLIATO MI SCUSERO'”

“A proposito delle legittime richieste di chiarimento da parte di alcuni gruppi parlamentari, ritengo doveroso e urgente che questo avvenga quanto prima in Parlamento, nelle modalità che la presidenza riterrà opportuna”. Maurizio Lupi non si tira indietro ed è pronto ad affrontare le Camere sul caso che in queste ore sta scuotendo la maggioranza. Il numero uno del Mit è finito nella bufera dopo che dagli atti del gip di Firenze è uscito il nome del figlio Luca. Secondo i documenti il giovane avrebbe ottenuto incarichi lavorativi grazie alla mediazione di Stefano Perotti, amico del ministro e finito in manette due giorni fa. Le opposizioni hanno sentito l’odore del sangue e sono insorte, invocando le dimissioni dell’esponente di Ncd con tanto di mozione di sfiducia presentata da Sel e M5S. Si tratta di una questione spinosa che potrebbe avere ripercussioni anche nel governo. ”Renzi non mi ha chiesto nessun gesto spontaneo – ha detto Lupi incontrando i giornalisti a Milano. Io credo che da quando sono uscite le carte dell’inchiesta e dagli arresti di lunedì ognuno di noi debba fare delle riflessioni rispetto al lavoro forte e importante che ha fatto”.

Lupi si è detto disponibile a riferire all’assemblea legislativa. “Io credo -ha spiegato – che sia assolutamente doveroso da parte di un ministro rispondere in Parlamento alle legittime domande che sono sorte dall’inchiesta di Firenze. E’ doveroso farlo così come è doveroso rispondere puntualmente a tutte quelle doverose critiche e alle ragioni che hanno accompagnato le scelte mie e del mio ministero”. “Per cui – ha concluso – mi auguro che al più presto si possa andare in Parlamento in modo che io possa spiegare le ragioni delle scelte fatte in questi 18 mesi e rispondere alle obiezioni che sulla stampa e dalle carte dell’inchiesta emergono”. Quanto a una sua eventuale responsabilità Lupi ha detto di essere pronto a chiedere “scusa agli italiani se avessi fatto qualsiasi gesto sbagliato e irresponsabile, ma io ritengo di non aver fatto nessuno di questi. Chiederei soprattutto scusa alla mia famiglia, ai miei amici, alle persone che credono in me e quindi agli italiani ma la mia azione è lì, quando si dimostrerà l’opposto ne prenderò immediatamente atto e chiederò scusa a tutti”.

Sul nuovo caso di corruzione il ministro ha osservato: “Siccome noi abbiamo sempre detto, e io ci ho sempre creduto così come il presidente Renzi, che in Italia si deve poter realizzare le opere che ci mancano -ha proseguito Lupi- nella massima trasparenza e nella massima efficienza combattendo la corruzione, evidentemente quando continuano ad emergere fatti come questi, delle domande dobbiamo porcele tutte, sempre considerando il fatto che esiste la presunzione di innocenza”.

 

Francesco Volpi

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