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Il Decreto Terremoto diventa legge

Il Decreto Terremoto è legge. La Camera dei Deputati ha approvato con 398 voti favorevoli il testo che prevede “misure urgenti a favore delle popolazioni dei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria, interessati dagli eventi sismici“. Un disco verde che arriva dopo quello già dato dal Senato. Il risultato viene rivendicato da Matteo Salvini, ministro dell'Interno, nel corso di una conferenza stampa tenuta alla Camera nel pomeriggio. A margine del voto parlamentare, il leader della Lega  ha dichiarato: “Il nostro impegno è prendere il contratto di Governo e trasformarlo in fatti concreti”. Il provvedimento consente la proroga dello stato di emergenza delle aree colpite fino alla fine dell'anno corrente. Prorogata anche la sospensione dei mutui: fino al 31 dicembre 2020 per tutti, fino al 31 dicembre 2021 per le case e le attività economiche situate nella zona rossa. 

La vittoria di nonna Peppina

Il testo concede anche la possibilità di una sanatoria temporanea per le casette mobili costruite dai possessori di abitazioni danneggiate dal sisma. Una novità che recepisce le istanze di chi si era commosso per il caso di nonna Peppina, la 95enne di San Martino di Fiastra sfrattata dalla costruzione in legno dove si era trasferita dopo il terremoto per rimanere vicina alla sua terra di sempre. La nonnina del comune marchigiano era assurta a simbolo della lotta alla lentezza della burocrazia di fronte alle esigente dei terremotati. Non a caso, Matteo Salvini – che aveva voluto conoscere di persona la quasi centenaria e in campagna elettorale aveva promesso più volte di risolvere la sua situazione una volta al governo – ha dedicato proprio a lei il primo pensiero dopo l'approvazione definitiva del Decreto Terremoto. “Sono felice per nonna Peppina e per le altre migliaia di persone a cui è stata resa giustizia e per chi ha tenuto duro” ha detto il ministro dell'Interno nella conferenza odierna alla Camera dei Deputati.

Le novità

Il testo divenuto legge oggi introduce diverse novità: permessa una sanatoria per gli interventi di manutenzione straordinaria riguardanti la parte strutturale delle abitazioni; semplificata la procedura per la riparazione dei danni lievi; estesi i contributi pubblici anche per l'eliminazione delle barriere architettoniche e per l'adeguamento alle norme antincendio, stanziati fondi per la ricostruzione delle chiese danneggiate

L'iter legislativo non è stato affatto privo di complicazioni: l'approvazione ha rischiato di slittare a causa dei numerosi emendamenti presentati dall'opposizione in Parlamento. Bocciati in Commissione, molti di questi emendamenti sono stati poi riproposti in aula ritardando la conversione in legge del decreto. Una conversione che alla fine è arrivata in via definitiva oggi tra la soddisfazione del governo e della maggioranza parlamentare. 

Nico Spuntoni

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