Dodici anni fa la strage della scuola di San Giuliano di Puglia

Dodici anni fa, il 31 ottobre 2002, un terremoto dell’ottavo grado della scala Mercalli fece tremare il Molise. La zona più colpita fu San Giuliano di Puglia dove le vite di 27 bambini e di una maestra furono spezzate dal crollo di una scuola, l’Istituto “Francesco Jovine”. Circa 100 furono i feriti e 3000 gli sfollati in provincia di Campobasso. Anche nella provincia di Foggia ci furono numerosi sfollati e una decina di comuni riportarono danni di rilievo a edifici storici e abitazioni.

Le indagini giudiziarie, portate a compimento dal procuratore della Repubblica presso il tribunale di Larino, Nicola Magrone, e sfociate in un processo, hanno stabilito che il crollo della scuola era stato determinato da responsabilità umane: costruttori, progettisti, tecnico comunale e sindaco dell’epoca sono stati definitivamente condannati dalla corte di cassazione nel 2010.

La scuola oggi è stata ricostruita mediante l’utilizzo di tecniche innovative e, soprattutto, curando la protezione sismica della struttura. Nella nuova scuola, è stato utilizzato il cosiddetto isolamento sismico, ovvero una tecnica che riesce a garantire una protezione pressoché totale anche in caso di terremoti molto intensi. Questa tecnica é stata già testata in Giappone ed in Cina durante violenti terremoti e le strutture protette con questi isolatori non hanno subito praticamente alcun danno pur essendo posti nei pressi dell’epicentro del sisma.

“Dal sacrificio dei 27 bambini e della maestra è nata una speranza e soprattutto un progetto didattico su scala nazionale e dedicato proprio a loro. Siamo dinanzi ad un’iniziativa rivoluzionaria, innovativa perché è la prima volta in assoluto che in Italia le scuole potranno fare rete nel campo della prevenzione sismica”. Lo ha affermato Michele Orifici, Coordinatore della Commissione Protezione Civile del Consiglio Nazionale dei Geologi. “Si tratta di un concorso nazionale aperto a tutte le scuole primarie e secondarie di I grado d’Italia per diffondere nelle aule la geologia, le Scienze della Terra e la conoscenza dei rischi naturali e farlo con geologi coinvolgendo genitori, bambini, insegnanti. Verrà premiato il migliore progetto didattico sulla prevenzione sismica. L’idea è nata dai genitori degli studenti morti a L’Aquila il 9 Aprile del 2009 che hanno costituito l’Associazione Vittime Universitarie del Sisma (AVUS). Il concorso è stato istituito dal Centro Studi del Consiglio Nazionale dei Geologi (CNG) e dall’AVUS”.

Stamane, a 12 anni dalla tragedia di San Giuliano, nelle aule della nuova scuola “Francesco Jovine” una conferenza stampa dove geologi e genitori degli studenti annunciano ai giornalisti la nascita del nuovo progetto didattico su scala nazionale, “i bambini tramite questo concorso nazionale” ha affermato Vittorio D’Oriano, Presidente del CNG, “potranno anche raccontare la naturale evoluzione del Pianeta, conoscere e avvicinarsi alle geoscienze”.