Di Maio: 'Serve un'intesa'

Luigi Di Maio, ministro dello Sviluppo economico e leader del M5S, è tornato ad esprimersi sulla situazione Rai. All'uscita da Palazzo Madama per la discussione parlamentare sul decreto Dignità, il vicepremier pentastellato ha dichiarato: “Per quanto mi riguarda il Cda è pienamente operativo. Bisogna eleggere il presidente della Rai, la legge dice che serve un’intesa tra i gruppi e fino a quando non c’è questa intesa non c’è un presidente.” La Rai non ha ancora un presidente dopo la bocciatura del nome di Marcello Foa registrata in Commissione Vigilanza. Di Maio dimostra di non voler sposare la linea della fermezza sostenuta da Matteo Salvini che vorrebbe far presiedere il Cda a Marcello Foa in qualità di consigliere anziano.

Foa va avanti

Lo stesso giornalista, indicato per la presidenza dal Mef e votato come tale dalla maggioranza degli altri consiglieri, si è detto intenzionato ad andare avanti facendo leva sullo statuto dell'azienda che assegna, in caso di “assenza, impedimento o vacanza di carica”, la guida del Cda al membro più anziano. La Commissione Vigilanza, nel frattempo, ha deciso di scrivere una lettera al Consiglio d'amministrazione che dovrà riunirsi domani. Dal Pd, Davide Faraone, capogruppo in Vigilanza del partito guidato da Martina, ha dichiarato: “È assolutamente necessario che il servizio pubblico completi il suo organigramma dopo che il Parlamento, attraverso il voto della Vigilanza, ha bocciato Foa. Il Cda prenda atto della situazione e sblocchi una situazione non più sostenibile”.

Parla Giorgetti

Sulla vicenda si espresso anche Giancarlo Giorgetti, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio e potente numero due della Lega, che spera ancora di convincere Forza Italia a convergere i suoi voti sul nome di Foa. “E' legittimamente consigliere – ha dichiarato il leghista all'Adnkronos in riferimento al giornalista italo-svizzero – per motivi di età è anche consigliere anziano. Fin quando non ci sarà un presidente si andrà avanti così. Io spero sempre, come cattolico, che ci sia un 'pentimento' da parte di Berlusconi. Confidiamo.”