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Di Maio: “Presto una legge che lega i marchi al territorio”

Svendita Italia, il Governo non ci sta. Il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, stamattina incontrato davanti al Ministero i lavoratori della Pernigotti, in mobilitazione dopo che il gruppo turco Toksoz, proprietario dell'azienda dal 2013, ha deciso di chiudere la sede storica di Novi Ligure.

La promessa di Di Maio

“Entro la fine dell'anno faremo una proposta di legge che lega i marchi (italiani) al territorio”, ha annunciato il vicepremier. “Penso che entro questa settimana riusciremo ad ultimare la norma ed entro la fine dell'anno sarà legge”, ha aggiunto. Se verrà approvata, la legge dovrebbe tutelare le aziende storicamente italiane a rimanere nel proprio territorio.

Il gruppo turco conferma la chiusura

Al Mise è in corso un tavolo di lavoro presieduto da Di Maio. I sindacati respingono la proposta di chiusura della sede di Novi Ligure, perché abbasserebbe la qualità dei prodotti Pernigotti. Di Maio, sempre secondo i sindacati, avrebbe chiesto un confronto diretto con la multinazionale turca Toksoz, proprietaria dell'azienda e non presente al tavolo, e riferito che anche il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è intenzionato a incontrarli.

La posizione dei sindacati

“Non c'è solo il problema dell'occupazione, che per noi è prioritario, ma c'è anche una truffa nei confronti dei consumatori che leggono Pernigotti 1860 e comprano cioccolato prodotto altrove“, afferma il segretario generale della Uila Uil, Stefano Mantegazza. Le richieste del sindacato sono cassa integrazione per almeno due anni per trovare soluzioni che consentano di tenere insieme il marchio e la produzione e anche una norma di legge che leghi i prodotti storici ai luoghi in cui sono prodotti. Il segretario generale della Fai Cisl, Onofrio Rota, in particolare, fa “un appello per un intervento in termini legislativi a sostegno del Made in Italy e delle produzioni italiane“. “Pernigotti non è in crisi. C'è una scelta precisa di delocalizzazione che crea un precedente pericolosissimo perché è una delocalizzazione tutta italiana“, osserva, infine, il segretario generale della Flai Cgil, Ivana Galli, sottolineando che Toksoz intende appaltare la produzione a cooperative solo per abbattere i costi”. Intanto, una delegazione di 50 lavoratori, in presidio sotto al ministero, ha distribuito cioccolatini Pernigotti ai passanti scandendo cori come “Lavoro! Lavoro!” e “noi siamo Pernigotti. Pernigotti è di Novi”.

redazione

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