Centrodestra verso lo sfaldamento

Quello appena trascorso è stato un fine settimana piuttosto caldo tra le fila degli (ex?) alleati di centrodestra. Aria di fuggi fuggi (o quantomeno di insofferenza) in Forza Italia, dove l'europarlamentare Elisabetta Gardini ha annunciato la sua uscita dal partito e dove il governatore della Liguria Giovanni Toti ha partecipato alla conferenza nazionale di Fratelli d'Italia a Torino. Sul destino del partito di Berlusconi si pronuncia, in un'intervista di oggi su La Stampa, un 'grande vecchio' del partito, Paolo Romani.

Romani: “Fi rischia di frantumarsi”

“Che ci sia in molti la volontà di attendere il risultato delle Europee e poi decidere cosa fare mi pare evidente. Faccio questa intervista proprio per provare a impedire questa eventuale fuga successiva”. Così Romani su quello che definisce “malessere” in Forza Italia. “Si è aperta una discussione – dice -, fondamentalmente, con Mara Carfagna che all'assemblea di Fi ha chiesto una riflessione sulla gestione del partito subito dopo le Europee”, “nel frattempo c'è stata la brutale intervista della Gardini, e, lo dico sorridendo, il bombardamento quotidiano del quartier generale da parte di Giovanni Toti. Insomma, c'è una discussione e in Fi bisogna imparare che nel partito possono convivere sensibilità diverse, che magari diventano minoranza senza che per questo si arrivi ad una scissione”. Se in Fi non si affronta questo dibattito c'è il rischio che il partito si frantumi? “Assolutamente sì – risponde -. Noi che facciamo campagna elettorale sul territorio a volte facciamo fatica a fare le liste per le amministrative, non sembra esserci prospettiva per il dopo. L'arroganza della Lega nei nostri confronti nulla ha a che fare con una coalizione che non è più – aggiunge -. Il centrodestra a cui eravamo abituati non esiste più e gli appelli a Salvini a rilanciare il centrodestra rischiano di rimanere inascoltati”. Si rivolge poi a Toti: “Ha voluto legittimamente riaffermare il principio che in un partito si debba discutere. Mi auguro voglia farlo all'interno, senza tentare avventure esterne che non hanno mai portato bene”.

Lite Forza Italia-Fratelli d'Italia

Che tiri una brutta aria nel centrodestra lo si evince anche dall'intervento di Giorgia Meloni dal palco di Torino, durante la conferenza del suo partito. “Noi vogliamo cambiare tutto, compreso l’attuale presidente del Parlamento europeo…”, la sua frecciata all'attuale presidente dell'Europarlamento Antonio Tajani. E ancora, guardando all'Italia la Meloni ha aggiunto: “Dopo le Europee non credo che questo governo avrà più margini di vita. Dovremo tenere libere elezioni e penso che avremo la forza per un nuovo esecutivo in cui ci saranno Fratelli d’Italia e la Lega“, e dunque senza Forza Italia. Dura la risposta di Tajani: “Lega e Fdi saranno marginali. La Meloni è molto agitata perché non sa se arriverà al 4%. Noi prenderemo 3 o 4 volte i voti di Fdi. Non ci faremo intimidire dagli insulti di una giovane signora che non sa nemmeno dove stia di casa l'Europa“. Al vicepresidente di Fi risponde allora Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e tra i dirigenti di FdI: “Spiace se Tajani non sia stato capace di cucire insieme gli interessi di quelle nazioni che soffrono le assurde imposizioni di Bruxelles e i diktat franco-tedeschi. Saggerà presto quella che ha definito l’irrilevanza di Fdi e del raggruppamento europeo dei conservatori di cui facciamo parte”.