L'ex ad di Unicredit, Federico Ghizzoni, incontrò il 12 dicembre del 2014 l'allora Ministra delle riforme Maria Elena Boschi, che gli chiese di “valutare l'acquisizione di Banca Etruria“. A dirlo è lo stesso Ghizzoni, ascoltato in audizione alla commissione di inchiesta sulle banche. L'incontro con la boschi di tre anni fa fu un “colloquio cordiale, non avvertii pressioni da parte del ministro, ci lasciammo su queste basi”, afferma Ghizzoni precisando :”Non mi fu seccamente chiesto di acquistare Banca Etruria, l'avrei ritenuto inaccettabile. Ma di valutare un intervento in Banca Etruria nell'indipendenza di giudizi“.
“Questo dal punto di vista semantico – spiega Ghizzoni – fa la differenza. La richiesta c'è stata ma non ha leso la capacità di decidere in maniera indipendente. Da parte sua non c'era tanto la preoccupazione sulle situazione delle banche toscane, ma cosa questo avrebbe comportato in termini negativi di impatto sul territorio. Era preoccupta dell'impatto negativo su famiglie e piccole imprese”. Rivela poi un altro particolare: “Mi arrivò il 13 gennaio 2015 una mail da Marco Carrai in cui mi diceva 'Mi è stato chiesto su Etruria di sollecitarti per dare una risposta'. Mi venne da pensare a chi potesse aver chiesto questo sollecito, esclusi la banca perché avevamo un rapporto aperto. Decisi di non chiedere alcun chiarimento, per non aprire canali di comunicazione. Risposi 'Ok, stiamo lavorando, quando avremo finito la nostra analisi contatteremo la banca e daremo la nostra risposta'. La risposta allla banca l'abbiamo data il 29 gennaio 2015″.
Quanto dichiarato dall'ex ad di Unicredit Ghizzoni è stato confermato dalla Boschi, che su Twitter scrive: “Confermo relazione iniziale di Ghizzoni. Non ho fatto alcuna pressione. E non ho chiesto io di acquisire Banca, ma Mediobanca e BPEL. Ho solo chiesto info. Adesso la parola al Tribunale“.
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Immediata la replica di Carrai: “Anche nel caso dell'email del 13 gennaio 2015, il presunto mistero è presto rivelato: si trattava di questione tecnica, niente di più. Ero interessato, “nel rispetto dei ruoli, come ho scritto non a caso nell'email, a capire gli intendimenti di Unicredit riguardo Banca Etruria perché un mio cliente stava verificando il dossier di Banca Federico Del Vecchio, storico istituto fiorentino di proprietà di Etruria”. E in una nota precisa: “Tutto assolutamente trasparente, tutto assolutamente legittimo”.
“Questa è una campagna elettorale di fango” afferma Ettore Rosato, capogruppo del Partito Democratico alla Camera dei deputati, e riferendosi all'audizione di Ghizzoni afferma: “Carrai non ha niente a che fare con il Pd. E' un professionista che opera in quel settore e conosce Ghizzoni. Mi pare normale uno scambio di corrispondenza professionale e chi si interfaccia con il mondo delle imprese e del sistema finanziario. Ghizzoni ha confermato che nessuno ha fatto pressioni”.
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