P er agricoltura biologica si intende un sistema di produzione che rispetti il più possibile i cicli di vita naturali. Ciò implica che l'impatto umano debba essere ridotto al minimo, al fine di preservare le caratteristiche del suolo e salvaguardare la biodiversità.
Sessantamila imprese italiane bio certificate, che abitano soprattutto al Sud. È il Mezzogiorno, riferisce l’Ansa, l'area guida per il biologico made in Italy: il 52% delle 60mila che possono fregiarsi del bollino verde ha sede nelle regioni meridionali, con Campania, Calabria e Sicilia che da sole ospitano circa un terzo di queste attività. Attività, in generale, spesso guidate da giovani e donne. Che il bio non sia una moda passeggera lo dimostrano i numeri: delle 62.364 aziende certificate, 27mila (il 43,5%) sono state accreditate dal sistema di certificazione nazionale solo negli ultimi quattro anni. Pesce, carne, legumi, verdure. Ma anche pasta, frutta secca, dolci. Nell'ultimo anno l’offerta di produzioni biologiche made in Italy si è ulteriormente arricchita grazie all’aumento degli operatori che possono fregiarsi del bollino verde “bio”. Quasi 4.500 unità in più quelle agricole e ittiche dall’inizio dell’anno, che portano a oltre 62mila il totale complessivo delle imprese bio operanti in Italia.
La fotografia, sottolinea l’Ansa, arriva dall'elaborazione di Unioncamere e InfoCamere sulla base dei dati del registro delle imprese delle Camere di commercio. Crotone, Vibo Valentia, Matera, Rieti e Reggio Calabria sono le province in cui maggiore è l'incidenza di imprese certificate, mentre a Bari va la medaglia d'oro a livello nazionale per numero di attività che vantano questo riconoscimento (2.881). Secondo l'elaborazione di Unioncamere e InfoCamere, la partecipazione dei giovani e delle donne alla diffusione di questa modalità di produzione più rispettosa dell'ambiente e della salubrità dei prodotti è consistente.
Le imprese di under-35 rappresentano, evidenzia l’Ansa, il 12,8% del totale delle imprese con il bollino bio, 3 punti percentuali in più di quanto incidano le attività giovanili sul totale delle imprese. Le imprese femminili, invece, sono il 28,5%, oltre 6 punti percentuali in più del loro peso sull'intero sistema produttivo nazionale. In prevalenza di piccole dimensioni (il 69% ha un capitale sociale inferiore ai 50mila euro, il 71,5% ditte individuali) e fortemente concentrate nel settore agricolo (l'84% opera in questo ambito), le imprese certificate bio sono un fenomeno relativamente recente: 3 su 10, infatti, hanno compiuto questa scelta negli ultimi 3 anni, quasi il 52% ha ottenuto la certificazione tra il 2015 e il 2019.
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