Sono stati 136 i Comuni che ieri si sono recati alle urne per l'elezione di sindaco e consiglio comunale per un totale di circa 3,6 milioni di elettori convocati.
Centoventiquattro città avevano popolazione superiore ai 15mila abitanti. Il dato non è di poco conto perché va a incidere sulla legge elettorale applicata. Il Comune più piccolo a votare è stato quello di Briga Alta, posizionato nella provincia di Cuneo in Piemonte. Gli aventi diritto erano 124 ma la maggior parte non risiede nel piccolo centro abiato. Ecco allora che i voti scrutinati nell'unica sezione sono stati 26 su 48 residenti effettivi, per un'affluenza del 20,97%. A vincere è stato Giancarlo Mureddu (lista civica per Briga Alta) con il 68,18% dei suffragi (15 in totale). Lo sfidante, Francesco De Lucia (Il Rododendro) si è fermato al 31,82% (7 voti). Una sola scheda nulla e tre bianche.
Il più grande, per estensione, era ovviamente un capoluogo, Foggia, che precede gli altri 14 con i suoi 509 e passa chilometri quadrati di territorio amministrato. Qui la sfida è stata vinta da Francesco Langella (centrodestra) che ha incassato il 53,28% dei suffragi contro il 46,72% del candidato di centrosinistra Pippo Cavaliere.
I risultati più importanti, in termini politici, vengono però da Livorno e Ferrara. Il capoluogo labronico torna al centrosinistra dopo la partentesi della giunta del Movimento 5 Stelle guidata da Filippo Nogarin. Luca Salvetti si è imposto con il 63,32% dei voti su Andrea Romiti (centrodestra), che ha incassato il 36,68%.
Dal Comune estense arriva però la vittoria più clamorosa del centrodestra. Alan Fabbri diventa, infatti, il primo sindaco non di centrosinistra della storia locale. Al ballottaggio ha ottenuto il 56,77% contro il 47,23% di Aldo Modonesi.
Altro dato importante è quello di Campobasso, unico capoluogo nel quale ha prevalso il Movimento 5 Stelle in questo secondo turno. Roberto Gravina sfiora il 70% dei suffragi (69,07% per la precisione) e batte la candidata di centrodestra Maria Domenica D'Alessandro.
Il centrosinistra tiene a Prato, Reggio Emilia e Cremona. A Biella è Claudio Corradino, candidato di Lega, Fi e Fdi, a vincere la sfida interna del centrodestra, conquistando il successo su Donato Gentile, in corsa per alcune liste civiche. A Potenza la spunta Mario Guarente della Lega che, nel suo discorso di ringraziamento, rilancia uno slogan comparso nei giorni scorsi nel capoluogo lucano. Ad Avellino, dove la sfida era tutta interna al centrosinistra, ha vinto di una manciata di voti Gianluca Festa, sostenuto da alcune liste civiche di centrosinistra, su Luca Cipriano sostenuto da Pd e liste civiche.
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