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Aperture domenicali, la Lega propone lo stop

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Arriva la proposta del governo per la riduzione delle aperture domenicali, cavallo di battaglia del Movimento 5 stelle ma anche dell'altra metà dell'esecutivo a guida Lega. E, ora, arriva anche l'inquadramento della proposta a prima firma proprio di una leghista, Barbara Saltamartina, presentata in commissione attività produttive e passata al vaglio della Camera, con l'intento di regolamentare gli orari degli esercizi commerciali durante il settimo giorno della settimana, limitando le aperture nei giorni festivi esclusivamente alle domeniche del mese di dicembre oltre ad altre quattro domeniche o festività durante l'anno: “Come definito ieri in una riunione tra M5S e Lega, insieme a Davide Crippa e Barbara Saltamartini – ha spiegato il sottosegretario alle Infrastrutture, il pentastellato Michele Dell'Orco -, oggi in commissione Attività produttive è stato definito l’iter per rivedere le liberalizzazioni di Monti sugli orari di apertura degli esercizi commerciali. Si va verso le chiusure festive e domenicali con possibilità di alcune deroghe che verranno definite nelle prossime settimane”.

La proposta

Con la proposta, spiega ancora Dell'Orco, “tuteleremo chi lavora nei centri commerciali e i piccoli negozianti distrutti dalla grande distribuzione. Una battaglia iniziata nel 2013 che finalmente prende forme definite”. Il disegno di legge, così come è stato presentato, intende sopperire alle eccessive aperture domenicali proponendo l'abrogazione dei due articoli che hanno concesso la liberalizzazione dei negozi aperti nel secondo giorno del weekend, tra i quali il 31 del Salva Italia risalente al governo Monti e latore della totale autonomia agli esercizi commerciali. Di fatto, i due articoli che compongono la proposta del governo Lega-M5s sostituiranno i due che regolamentano attualmente le aperture “senza il rispetto di orari di apertura e di chiusura, dell'obbligo della chiusura domenicale e festiva, nonché quello della mezza giornata di chiusura infrasettimanale dell'esercizio”.

Confesercenti: “Bene la regolamentazione”

La proposta della Lega è stata accolta favorevolmente anche dall'associazione Confesercenti che, in una nota, spiega che è “fondamentale passare dalla deregulation totale a un minimo di regolamentazione per correggere una distorsione che ha compresso i diritti di piccoli imprenditori e di lavoratori senza alcun vero vantaggio per economia ed occupazione, visto che ha causato indirettamente la chiusura di almeno 50 mila negozi. La proposta di legge di iniziativa popolare, promossa da Confesercenti con Cei, è in Parlamento ormai dal 2013: ci auguriamo che, dopo cinque anni, i 150 mila firmatari abbiano finalmente una risposta”.

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