Alitalia, Intesa spinge per Gubitosi: “Può essere una buona soluzione”

“Va assolutamente evitato il commissariamento di Alitalia. E noi riteniamo che Etihad debba rimanere partner industriale della compagnia aerea. Mentre la nostra presenza è solo creditizia”. Lo spiega ha detto Carlo Messina, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo. E’ escluso, aggiunge, che una banca possa essere “il partner industriale di Alitalia. Una banca fa un mestiere che è quello di fornire finanziamenti, non di occuparsi di aerei”. Per Messina “serve poi un management in grado parlare con i sindacati, serve il dialogo. E credo che quella di Gubitosi possa essere una buona soluzione”.

L’ex direttore generale della Rai è, infatti, il manager su cui gli istituti di credito stanno spingendo per avviare la “fase due” del piano di risanamento dell’ex vettore di bandiera. Intanto l’allarme liquidità spinge a fare presto: il piano è alle battute finali, mentre proseguono gli incontri con i soci per raggiungere la necessaria condivisione. La prossima settimana sarà quella decisiva, con un cda ad inizio settimana per varare il piano che verrà poi presentato a Governo e sindacati. Che il nome di Gubitosi sia quello su cui si sta spingendo in queste ore, soprattutto da parte dei soci bancari, lo confermano fonti finanziarie, sottolineando come il manager napoletano, sia considerato molto adatto a questo ruolo, con l’esperienza giusta e disponibile ad accettare l’incarico.

Gubitosi, classe 1961, ha un curriculum che parla da solo: è stato direttore generale della Rai dal luglio 2012 all’agosto 2015, ad di Wind dal 2007 all’aprile 2011 e prima ha ricoperto diversi incarichi nel Gruppo Fiat. Non è ancora chiara la casella che potrebbe andare a ricoprire. Potrebbe diventare ad nel caso in cui Ball venga sostituito, ma potrebbe anche prendere il posto di Luca Cordero di Montezemolo, nel caso in cui il presidente decidesse, intenzione che starebbe manifestando da tempo, di lasciare.

Secondo indiscrezioni, Montezemolo sarebbe finora rimasto al suo posto per senso di responsabilità su richiesta di tutti i soci, ma ora con l’avvio di una nuova fase potrebbe anche decidere per un passo indietro. La situazione comunque è ancora molto in evoluzione. Con l’avvio della fase due è molto probabile che in Alitalia si proceda alla revisione della governance, aspetto su cui da tempo insistono le banche. Si potrebbe quindi ipotizzare anche uno scenario in cui Ball resta per gestire il business e Gubitosi si occupa di gestire i delicati rapporti con banche, Governo e sindacati.

Secondo fonti finanziarie la liquidità sarebbe poca, sufficiente per andare avanti per 1-2 mesi al massimo. Per questo si lavora a stringere sul piano e per questo Ball sta proseguendo gli incontri con i soci. La richiesta che arriva da alcuni soci, secondo quanto si apprende, è che nel piano ci siano, oltre al taglio dei costi (su cui il piano prevede risparmi a regime fino a 250 mila euro), soprattutto delle strategie: altrimenti si rischia di ritrovarsi tra sei mesi al punto di partenza. Da qui deriverebbe la richiesta di un nuovo manager che sappia ridisegnare il business della compagnia.