AFFONDO DI GRILLO SU ENI: “COMMISSIONE D’INCHIESTA SU SAPIEM”

E’ stato durissimo l’intervento di Beppe Grillo all’assemblea dell’Eni. L’ex comico, intervenuto “come piccolo azionista e capo di un movimento politico con 10 milioni di elettori”, ha attaccato la partecipata statale che gestirebbe “un sistema corruttivo a livello internazionale, una attività criminogena fondata su tre gambe”. Tre pilastri che, secondo il leader pentastellato, sarebbero “l’attività corruttiva vera e propria, il succedersi di governi complici dei vertici e il dissesto politico-sociale nei Paesi che l’Eni depreda”.

Grillo ha citato inchieste giudiziarie per presunte tangenti che sarebbero state erogate in Algeria e in Nigeria e nelle quali “è stata coinvolta la Saipem” sui cui, ha annunciato, sarà aperta “una commissione d’inchiesta”. A suo giudizio si tratterebbe di “un sistema che si alimenta con gran parte dei quadri aziendali, un sistema colluso e radicato profondamente ma oscuro per i cittadini”. Per il numero uno del M5s Eni da “anni costruisce la politica internazionale dei governi di destra, di sinistra e di questo (quello guidato da Renzi ndr) che non saprei dove collocare. Il sostegno del governo è evidente, basta guardare alle nomine”, ha osservato ancora il leader M5s, citando Claudio Descalzi, attuale numero uno dell’azienda, “coinvolto, spero da innocente, in inchieste in Kazakistan e Nigeria per telefonate che spero non abbia mai fatto con lo ‘psicofaccendiere Bisignani’. Eppure basterebbe inserire delle clausole di onorabilità nello statuto dell’Eni, come cause di ineleggibilità. Ma il governo preferisce fare finta di combattere la corruzione”.

L’affondo contro l’attuale è stato interrotto dall’intervento del presidente Emma Marcegaglia. “Attento a quel che dice, signor Grillo – ha detto – ne è responsabile. Usi un linguaggio consono”. “Ma non ho detto nemmeno una parolaccia” ha replicato l’ex comico. Al termine dell’assemblea a chi gli chiedeva se temesse querele Grillo ha risposto: “Facciano quel che vogliono. Le tangenti ci sono, le inchieste ci sono, i processi ci sono”.