MALTRATTAMENTI E ABUSI, IL TRIBUNALE CHIUDE UNA STRUTTURA PER MINORI VICINO ROMA

Insulti, schiaffi, maltrattamenti e molestie sessuali sono i reati contestati a cinque operatori di una casa famiglia sul litorale romano, dove erano ospiti otto minori, di età compresa tra i 14 e 17 anni, tre ragazze e cinque ragazzi. Uno psicologo, responsabile della struttura, è finito agli arresti domiciliari. Le altre persone indagate per la vicenda sono la moglie del titolare e altri tre collaboratori per i quali il tribunale di Civitavecchia ha disposto il divieto di dimora nella struttura che è stata sottoposta a sequestro.

Le indagini, condotte dalla squadra mobile di Roma, sono iniziate grazie alla denuncia di un assistente sociale dopo che una delle ragazzine, scappata dalla struttura, le aveva raccontato ciò che avveniva all’interno della casa famiglia. I minori erano anche costretti a mangiare cibo scaduto, ad assumere psicofarmaci e venivano picchiati.

Inoltre la Procura di Civitavecchia ha autorizzato gli interrogatori protetti di tutti i minori, durante i quali una delle ragazze ha denunciato degli abusi sessuali da parte dello psicologo, motivo per cui l’uomo è finito ai domiciliari. Gli investigatori hanno inoltre trovato un filmato – fatto da uno dei minori con il suo cellulare – in cui si vede un’altra delle ragazzine che viene picchiata. L’episodio è confermato da un referto del pronto soccorso dove era stata accompagnata perché le venissero medicate delle ferite.

Gli uomini delle forze dell’ordine hanno sequestrato anche un diario dove una delle minorenni ha raccontato quotidianamente i maltrattamenti subiti, inoltri tutti gli ospiti della struttura sono stati trasferiti presso altre case famiglia.