USA, STRETTA SULLA ARMI: OBAMA PREPARA MISURE UNILATERALI

Il presidente Usa Barack Obama – sempre più vicino alla fine del mandato previsto per il prossimo ottobre – è tornato sul problema della diffusione sregolata delle armi in America. Durante il primo messaggio presidenziale del 2016, il premio Nobel per la Pace ha promesso a tutti i cittadini che farà tutto quello che è in suo potere per redimere il delicato nodo degli armamenti considerando che il Congresso americano – a suo dire – avrebbe fallito nell’affrontare il problema e non è stato in grado di trovare soluzioni condivise nonostante le tante stragi degli ultimi anni.

L’impegno di Obama per il nuovo anno – l’ultimo che passerà alla Casa Bianca – è quello di finire il lavoro rimasto incompiuto a partire da una nuova e decisa stretta sulla vendita di pistole e fucili di ogni tipo – compresi quelli d’assalto, costruiti per i campi di battaglia ma che circolano anche per le strade d’America – a qualsivoglia cittadino statunitense indipendentemente dalle capacità mentali e dalle condizioni di salute.

Lunedì prossimo il primo presidente di colore della storia americana incontrerà il ministro della Giustizia Usa Loretta Lynch per preparare l’annuncio che dovrebbe arrivare entro la fine della prossima settimana: un’ondata di decreti che rappresenta un’offensiva forse senza precedenti nei confronti della potentissima lobby delle armi. Un piano a cui la Casa Bianca sta lavorando da tempo e che non è stato ancora rivelato nei suoi dettagli, ma che al primo punto dovrebbe prevedere un rafforzamento dei cosiddetti “background check” (i controlli su chi acquista un’arma) per verificare la presenza di precedenti penali o di disturbi mentali.

Dovrebbero venire inaspriti anche i controlli effettuati nei grandi punti vendita, compresi i supermercati – dove è possibile comprare anche pistole, fucili e munizioni – ma non è chiaro se faranno parte del “pacchetto restrizioni” anche nuove misure per limitare la vendita delle armi più letali quali pistole semiautomatiche, fucili da guerra o maxi caricatori. Tutti strumenti tristemente “protagonisti” delle principali stragi di massa degli ultimi anni: dalla Columbine High School al campus di Virginia Tech, dalla scuola elementare di Newtown al cinema di Aurora, fino all’ultimo attacco (terroristico) di San Bernardino.