Un raid della coalizione in Iraq uccide 22 civili

[cml_media_alt id='9771']raid[/cml_media_alt]Sui territori della Siria e dell’Iraq continuano a cadere bombe. Il numero degli alleati alla coalizione anti-Isis “lievita” settimana dopo settimana e l’obiettivo delle missioni, guidate dal governo statunitense, resta sempre l’annientamento degli jihadisti del Califfato islamico. Ma tra una base e l’altra della coalizione terroristica, ramificatasi ormai anche in Turchia, Egitto e Libano, ci sono abitazioni, scuole, quartieri e punti di aggregazione in cui vivono donne, uomini e bambini che nulla hanno a che fare con il conflitto e che troppo spesso diventano i protagonisti degli attacchi di entrambe le fazioni. In Iraq, proprio questa notte, sarebbero rimasti uccisi in un raid almeno 22 civili, tra cui 4 bambini. Gli aerei della coalizione internazionale, infatti, avrebbero colpito per errore un edificio abitato da famiglie a Hit, 150 chilometri ad ovest di Baghdad.

A riferirlo è l’agenzia irachena Nina, che cita fonti mediche locali. Al momento non ci sono altre conferme, ma sembra certo che nell’edificio colpito siano rimasti feriti altri 43 civili. La struttura, afferma l’agenzia, si trovava a una settantina di metri da una postazione dell’Isis. Nel frattempo, sempre in Iraq, intensi scontri tra l’esercito e le milizie dell’autoproclamato Califfato procedono verso la regione di Dhuluya, a nord di Baghdad, e nella provincia di Al Anbar, ad ovest della capitale. Fonti locali affermano che è stato ucciso un civile e che otto sono rimasti feriti in un bombardamento lealista sulla città di Falluja.