Tripoli: una forza congiunta per proteggere la tregua

Una forza di difesa congiunta proteggerà le aree a sud di Tripoli, teatro nelle scorse settimane di alcuni scontri tra milizie rivali. Lo ha deciso il Consiglio di presidenza del governo di accordo nazionale libico guidato da Fayez al Serraj. L'annunio è arrivato dal ministro della Difesa, il generale Osama al-Juwaili, citato dall'agenzia di stampa ufficiale Lana.

Battaglioni

E sarà proprio il generale al-Juwaili a guidare la forza che sarà composta da tre battaglioni di fanteria leggera, comprese alcune unità dipendenti dal ministero degli Interni. Un battaglione sarà composto da soldati provenienti dal distretto militare occidentale, il secondo con uomini del distretto militare centrale e il terzo formato da unità dell'antiterrorismo.

Pace e sicurezza

Secondo il ministro, questa forza dovrà “imporre la pace e la sicurezza nelle zone specificate e assicurare e garantire la sicurezza dei cittadini e delle loro proprietà”, permettendo “il ritorno alla vita normale alla popolazione“. Lo schieramento agirà come una forza di interposizione tra le milizie rivali, fornirà protezione alle squadre di monitoraggio del cessate il fuoco e identificherà le parti in conflitto offrendosi come mezzo di comunicazione tra le milizie per evitare ulteriori scontri.

Tregua violata

Dopo la firma il 4 settembre, l'accordo di cessate il fuoco mediato dalla missione delle Nazioni Unite Unsmil è stato violato la scorsa settimana con il lancio di alcuni razzi contro il perimetro dell'aeroporto internazionale di Mitiga, che è stato costretto a dirottare i propri voli su Misurata e che risulta ancora chiuso. In nove giorni di combattimenti tra le forze fedeli al governo di Tripoli e la milizia ribelle della Settima brigata si sono registrati quasi 70 morti, tra cui oltre 20 civili, e centinaia di feriti, mentre almeno 1.825 famiglie risultano sfollate dalla città.