Sri Lanka devastato, oltre 200 morti

Ci sono i primi arresti per i gravissimi attentati che hanno reso quella dello Sri Lanka una Pasqua di sangue. Si tratta di tredici persone appartenenti tutte allo stesso gruppo, anche se non è ancora stato specificato quale. La polizia ha fatto sapere che i fermati sono molti di più ma di non poter “dire chi c'è dietro gli attacchi e quali sono le loro intenzioni fino al completamento dell'indagine”. Nel frattempo è salito ad almeno 207 morti e oltre 450 feriti il bilancio della serie di attacchi terroristici che hanno coinvolto 3 hotel di lusso e 3 chiese dove si stava celebrando la più importante festa della cristianità. Diverse vittime sarebbero straniere. 

L'attacco

Le esplosioni si sarebbero verificate in simultanea intorno alle 08.45 locali (le 05.15 in Italia). Una ha coinvolto la chiesa di Sant'Antonio nella capitale Colombo. Un'altra si è verificata a Katuwapitiya e un'altra a Katana, nell'ovest del Paese, una cinquantina di chilometri a nord della capitale. E ancora altre chiese sono state colpite a Negombo, appena fuori da Colombo. Sono stati sicuramente colpiti anche lo Shangri-La Hotel e il Kingsbury Hotel a Colombo. Almeno una persona è morta nel Cinnamon Grand Hotel – sempre nella capitale – che si trova nei pressi della residenza del primo ministro, secondo quanto riferito da un responsabile della struttura.

Appello

L'appello delle autorità è quello di mettersi al riparo. “Per favore restate in casa. Ci sono molte vittime, inclusi stranieri” ha twittato il ministro dello Sri Lanka per le Riforme economiche, Harsha de Silva, che ha visitato alcuni dei luoghi attaccati.  “Scene orribili, ho visto arti amputati sparsi dappertutto, le squadre di emergenza sono state inviate in tutti i luoghi. (…) Abbiamo portato molte vittime in ospedale, speriamo di aver salvato molte vite”, ha aggiunto il ministro. La polizia ha riferito che tra le vittime ci sarebbero anche 35 stranieri. Anche Papa Francesco, durante il messaggio pasquale per la benedizione Urbi et Orbi, ha pregato per lo Sri Lanka, per le vittime degli attentati e le loro famiglie. La Farnesina, nel frattempo, ha attivato un numero a cui rivolgersi per eventuali segnalazioni (00390636225) annunciando “verifiche in corso”.

Allarme

L'11 aprile scorso, il capo della polizia, Pujuth Jayasundara, aveva fatto diramare un allarme dell'intelligence ai più alti ufficiali, dichiarando che alcuni kamikaze pianificavano di colpire delle “chiese importanti“.”Un'agenzia di intelligence straniera ha riferito che l'Ntj (National Thowheeth Jama'ath) sta pianificando di compiere attacchi suicidi contro chiese di spicco come pure l'alta commissione indiana a Colombo”, si legge nel messaggio. L'Ntj è un gruppo radicale musulmano in Sri Lanka, legato alla vandalizzazione delle statue buddiste.