Sirleaf: “In Liberia democrazia sotto attacco”

La democrazia in Africa occidentale è minacciata”. A parlare è la presidente uscente della Liberia, Ellen Johnson Sirleaf, dopo che la Corte suprema ha rinviato a tempo indeterminato il ballottaggio per le presidenziali tra l'ex stella del Milan George Weah e l'attuale vice presidente Joseph Boakai. “La democrazia è sotto attacco, il nostro Paese è sotto attacco e la nostra economia è sotto stress”. 

La sospensione

I magistrati hanno deciso di sospendere il processo elettorale a seguito della denuncia di presunte irregolarità arrivata da Charles Brumskine, leader del Partito della Libertà, arrivato terzo. La sentenza potrebbe posticipare di settimane il ballottaggio o, addirittura, disporre la ripetizione del primo turno, come già avvenuto in Kenya

Polemiche

La commissione elettorale nazionale (Nec) era orientata a convalidare il voto, non avendo riscontrato irregolarità. Stesso orientamento è stato espresso dagli osservatori internazionali. Brumskine, invece, sostiene che durante gli spogli siano stati commessi errori grossolani e ha accusato i funzionari del Nec di truffa. A Brumskine si sono uniti nella protesta anche leader di altre forze politiche. Compreso lo stesso Boakai, membro del partito Unitario, lo stesso della presidente uscente. A suo dire Sirleaf avrebbe tentato di influenzare le elezioni. Accuse prontamente rispedite al mittente. “Le calunnie, gli incitamenti all'odio e il linguaggio violento – ha detto Sirleaf – stanno rovinando un momento storico. Noi politici dovremmo dare l'esempio. Un domani gli storici ci giudicheranno per come abbiamo saputo gestire una fase tanto importante“. 

L'incontro

Boakai, Brumskine e altri due candidati al primo turno – Alexander Cummings e Benoni Urey – si sono recentemente incontrati a Monrovia. Pur invitando i propri sostenitori a mantenere la calma e a rispettare la legge, hanno assicurato che continueranno a battersi per la regolarità delle elezioni. “Volevamo che il voto fosse pacifico, trasparente e restituisse dignità alla Liberia – ha spiegato Boakai – purtroppo si è rivelato poco trasarente, non credibile, oltre a non rispettare la volontà del nostro popolo“.