Seehofer, 'no' a Merkel e minaccia dimissioni

L'invio dei migranti negli Anker non si farà. Fallisce l'incontro fra la cancelliera tedesca Angela Merkel e il ministro dell'Interno Horst Seehofer, il quale ha ritenuto insoddisfacenti le proposte della leader della Germania e, stando così le cose, il governo rischia di passare un periodo di forte instabilità. Il nodo è sempre quello della migrazione: Seehofer, secondo quanto riportato dalla Dpa che cita fonti presenti ak vertice Csu di Monaco, non ha approvato la soluzione di Merkel di inviare i migranti registrati nei centri con obbligo di dimora in altri Paesi europei previsti dal suo masterplan. Per questo, ipotizzano i media tedeschi, il ministro resterebbe del parere che i migranti debbano essere respinti direttamente alle frontiere. Secondo quanto riportato da alcune fonti, dalla riunione a porte chiuse del Csu sarebbe emerso lo scenario peggiore: il ministro avrebbe infatto annunciato di volersi dimettere sia dalla carica ministeriale che dal partito. 

Strappo al governo

Del resto, dei 14 Stati citati da Merkel nel suo dossier, 3 (Repubblica Ceca, Ungheria e ora anche Polonia) hanno già smentito che esistano accordi con la cancelliera per ricevere persone da altri Paesi, anche se la diretta interessata ha precisato che si tratta di un equivoco e che vi sia stato unicamente “uno scambio politico”. E allora, mentre Seehofer annuncia una conferenza stampa, la situazione della cancelliera si complica oltremodo: il ministro non ha infatti approvato il risultato raggiunto all'eurosummit e continua a premere sulla linea dei respingimenti immediati. Durante un'intervista alla Zdf, Merkel ha precisato che “non si possono prendere decisioni unilaterali”, riferendosi al tema dello stop ai confini, insistendo sull'accordo del Consiglio europeo come “equivalente” al piano di Seehofer. Nemmeno un'ora dopo, il ministro aveva già smentito, a sottolineare la presenza del disaccordo. E' chiaro che, a questo punto, il rischio più imminente è quello dello strappo che, in caso, aprirebbe gli scenari più disparati, non ultimo la questione della fiducia al Bundestag.

Italia e riunioni

Merkel, parlando alla Zdf, ha parlato anche dell'Italia, ago della bilancia al Consiglio europeo: “Un accordo con l'Italia non era possibile. L'Italia vuole prima ottenere una riduzione dei migranti che arrivano in quel Paese. Il premier ha detto che hanno l'impressione di essere stati a lungo piantati in asso”. E, annunciando la prosecuzione di un dialogo con Roma, la cancelliera aveva mantenuto l'attenzione vigile sul fronte interno: “Ci saranno oggi importanti riunioni. Prima di queste non posso anticipare il risultato. Io farò di tutto quello che posso, in modo che ci siano risultati nella Cdu e nella Csu”. Probabilmente immaginando il rischio di rottura.