Rohani: “Se gli Usa escono ci saranno conseguenze”

Se Donald Trump non manterrà gli Stati Uniti all'interno dell'accordo sul nucleare che l'Iran ha firmato nel 2015 dovrà affrontare “gravi conseguenze”. E' l'avvertimento che Hassan Rohani recapita a Washington. 

Monito

“Dico a quelli della Casa Bianca che, se non rispetteranno i loro impegni, il governo iraniano reagirà con fermezza“, ha detto il presidente iraniano in un discorso trasmesso in diretta dalla tv di stato. “Se qualcuno tradisce l'accordo, deve sapere che dovrà affrontare gravi conseguenze”. Lunedì il ministro degli Esteri, Mohammad Javad Zarif, aveva esortato l'Europa a persuadere Trump a mantenere l'accordo nucleare e a rispettare il patto: “Il presidente Macron ha ragione nel dire che non c'è un 'piano B'” sull'accordo, ha aggiunto il ministro iraniano sul suo profilo ufficiale Twitter. “E' tutto o niente. I leader europei dovrebbero incoraggiare il presidente Trump non solo a rimanere nell'accordo nucleare, ma soprattutto a cominciare ad attuare la sua parte del patto“.

La posizione tedesca

Il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas ha confermato che anche la cancelliera tedesca Angela Merkel, dopo il presidente francese Emmanuel Macron, inviterà Trump a restare nell'accordo. “Riteniamo estremamente importante sostenere questo accordo. Se fallisse o gli Stati Uniti abbandonassero, non avremmo nulla di paragonabile ad esso e temiamo che la situazione si deteriorerebbe in modo significativo con tutto ciò che ne consegue”, ha detto ai giornalisti a margine della riunione del G7 a Toronto, in Canada.

L'accordo

Il Joint Comprehensive Plan of Action, ovvero l'accordo sul nucleare iraniano, è stato firmato a Vienna nel 2015 da Iran, Cina, Francia, Russia, Regno Unito, Stati Uniti, Germania e Unione europea. Il presidente degli Stati Uniti ha minacciato negli scorsi mesi di uscire dall'accordo. Trump ha concesso all'Europa fino al 12 maggio per “aggiustare i terribili difetti” dell'accordo, supervisionare le attività balistiche iraniane e imporre “sanzioni severe” contro Teheran. Il presidente degli Stati Uniti ha stabilito quattro condizioni che devono essere rispettate per non abbandonare l'accordo, tra cui ispezioni nei siti di ricerca iraniani, assicurando che “l'Iran non si avvicini nemmeno al possesso di un'arma nucleare” e che non ci sia una data di scadenza per l'accordo, che scadràentro i prossimi 10 anni.