Pompeo: “Contro l'Iran sanzioni storiche”

Mike Pompeo promette sanzioni “storiche” contro l'Iran, accusata di “finanziare e favorire il terrorismo nella regione”. Gli Usa, ha assicurato il segretario di Stato, non permetteranno a Teheran di avere “il dominio in Medio Oriente“.

Accuse

Durante il suo intervento alla Heritage Foundation, a Washington, il “falco” di Donald Trump ha accusato la Repubblica Islamica di sostenere il “regime assassino siriano“, di aver “permesso alle milizie sciite l'accesso in Iraq”, di appoggiare “gli Houthi nello Yemen” e annuncia “le sanzioni più dure della storia” se l'Iran non cambia posizione. Il segretario di Stato americano ha parlato di “dodici condizioni draconiane per un nuovo accordo sul nucleare”, tra le quali il rilascio di tutti gli ostaggi americani in Iran. Secondo Pompeo, al suo primo discorso pubblico da quando è a capo della diplomazia americana, “l'Iran non ha mai smesso di arricchire l'uranio“.Poi al monito alle aziende europee che continueranno a fare affari con l'Iran dopo le nuove sanzioni. “Ne terremo conto” ha detto. 

Ue in difficoltà

Ieri il ministro iraniano degli Esteri, Javad Zarif, ha definito “insufficienti” gli sforzi dell'Ue per salvaguardare l'accordo sul nucleare del 2015. “La cascata di decisioni da parte delle aziende europee di porre fine alle loro attività in Iran rende le cose molto più complicate”, ha spiegato il ministro, aggiungendo che “con l'uscita degli Usa dall'intesa sono cresciute le aspettative di Teheran nei confronti di Bruxelles, e le politiche dell'Ue a sostegno dell'accordo sono insufficienti”. La francese Total ha deciso di rinunciare ad un piano di investimenti di 4,8 miliardi di dollari, mentre un altro gigante francese dell'energia, la Engie, ha annunciato che cesserà le attività entro novembre, quando scatterebbero nuovamente le sanzioni Usa che Donald Trump ha anticipato di voler reintrodurre dopo l'uscita dall'accordo. “L'Ue deve prendere ulteriori e concrete misure per aumentare gli investimenti in Iran” perché “l'impegno di Bruxelles a rispettare l'accordo è incompatibile con l'annuncio del probabile ritiro di grandi compagnie europee”, ha avvertito Zarif.