Oprah Winfrey pronta a sfidare Trump

Alle prossime elezioni presidenziali Donald Trump potrebbe trovarsi di fronte la star della tv americana Oprah Winfrey, che ha strappato gli applausi della folla durante la cerimonia dei Golden Globes in cui ha pronunciato un discorso denso di significato. La Cnn ha raccolto le testimonianze di alcuni amici della conduttrice, secondo cui Oprah starebbe “seriamente pensando” di correre per la Casa Bianca. Sempre secondo le fonti, alcune persone vicine a lei vicine la starebbero spingendo a candidarsi. Anche se ancora Oprah non avrebbe preso alcuna decisione.

Social impazziti

La suggestione ha subito incendiato la rete, con l'hashtag #OprahforPresident che è volato tra i topic trend americani di Twitter. Bene anche #Oprah2020 che ha fatto trend subito dopo la consegna del primo “Cecile B. De Mille Award”, l'equivalente dell'Oscar alla carriera, attribuito a una donna afro-americana. “E' in corsa”, hanno commentato molti utenti di Twitter mentre Oprah era ancora sul palcoscenico. Tra i fan dell'#OprahforPresident la comica Sarah Silverman che ha sognato su Twitter un ticket Oprah/Michelle. E che dire di John Podhoretz, direttore della rivista neocon “Commentary”? “Si mangerebbe Trump vivo“, ha scritto sulla rete di micromessaggi il figlio di Norman Podhoretz, che è anche un columnist del New York Post. Aggiungendo: “Mi piacerebbe vedere un dibattito Melania/Stedman”, una allusione alla attuale First Lady e al partner di Oprah, Stedman Graham.  

Il discorso

“Per troppo tempo le donne non sono state ascoltate o credute anche quando osavano dire la verità sul potere degli uomini. Ma ora il loro tempo è al termine” ha detto nel suo intervento al Golden Globes, in una serata in cui le star si sono vestite in nero in solidarietà con le donne vittime di molestie. “Un nuovo giorno è all'orizzonte”, ha aggiunto. Oprah, una delle principali sostenitrici di Barack Obama di cui è amica personale, durante il suo discorso ha citato le attiviste per i diritti civili, come Rosa Parks e Recy Taylor, afroamericana dell'Alabama che nel 1944 lottò per aver giustizia dopo essere stata violentata, scomparsa il mese scorso all'età di 97 anni. “E quando il nuovo giorno finalmente sorgerà, sarà perché tantissime magnifiche donne, molte delle quali sono qui questa sera, ed alcuni uomini fenomenali, avranno lottato duro per fare sì che siano loro i leader che ci porteranno in un'epoca in cui nessuno dovrà di nuovo dire 'me too'”, ha concluso riferendosi al movimento di denuncia delle molestie sessuali.