Nigeria, gli estremisti di Boko Haram sconfitti a Baga

Sembra conquistare terreno l’esercito composto da combattenti provenienti da Nigeria, Niger, Camerun e Ciad che sta lottando al Nord-est della Nigeria, contro le forze jihadiste della falange di Boko Haram che da gennaio ha causato un bagno di sangue che conta 13.000 vittime. A riferirlo i reporter che avrebbero addirittura confermato il rilascio degli ostaggi, 158 donne e bambini rapiti a dicembre, durante l’attacco al villaggio di Katarko, nello stato di Yobe.

A Damaturu, capitale dello Stato, incontenibile la gioia dei familiari che hanno potuto riabbracciare gli ostaggi. Le fonti non sono in grado di asserire con certezza, sebbene si protenda per la prima ipotesi, se la liberazione dei prigionieri sia avvenuta perché i terroristi si sono dovuti dare alla fuga piuttosto che per volontaria decisione. Le famiglie ricongiuntesi, saranno trattenute Damaturu,  finchè il villaggio di Katarko non verrà rimesso libertà, dal momento che è ancora terreno di violenti conflitti armati.

Ma la guerra è ancora in corso anche se le buone notizie giungono da un comunicato secondo il quale i soldati nigeriani hanno annunciato di avere riconquistato la città di Baga, nel sud dello stato di Borno “le truppe hanno catturato Baga dopo un’aspra battaglia con i terroristi e il gruppo islamista ha subito perdite pesanti”. La messa in sicurezza della città è urgente perché occorre andare alle urne per le votazioni, già rimandate per il timore di attacchi terroristici. L’esortazione arriva dal segretario Onu, Ban Ki-moon che scongiura un ulteriore rinvio delle elezioni, fissate per il 28 marzo.