Nessun progresso, annullato il vertice di novembre

Non si sblocca la trattativa tra Regno Unito e Unione europea sulla Brexit. Non solo: i 27, constatato che non sono stati fatti “sufficienti progressi” nei negoziati con Londra, hanno cancellato il vertice straordinario in programma il 17 e il 18 novembre, ma “sono pronti a convocare un Consiglio europeo, se e quando il negoziatore dirà che sono stati fatti progressi decisivi”. 

L'incontro

Durante la discussione a cena, i leader dei 27 hanno ribadito “la loro fiducia” in Michel Barnier come negoziatore e la loro “determinazione a restare uniti“. E hanno chiesto a Barnier di “continuare il suo sforzo per raggiungere un accordo sulla base delle linee guida” già adottate dall'Ue. “Non ci siamo ancora, serve molto più tempo”, aveva detto lo stesso Barnier subito dopo l'intervento di Theresa May all'inizio della cena.

Negoziati

Nel merito delle trattative, mentre il nodo continua a essere legato al cosiddetto “backstop” sulla frontiera tra Irlanda e Irlanda del Nord su cui le parti restano distanti, il premier britannico non avrebbe chiuso la porta alla possibilità di estendere di un anno il periodo di transizione, quello nel quale Londra continuerà ad applicare le regole Ue a divorzio avvenuto. Durante il suo discorso questa sera agli altri capi di Stato e di governo dell'Ue, May ha detto che “il Regno Unito è pronto a considerare un'estensione del periodo transitorio”, hanno aggiunto le fonti Ue. Il premier britannico – secondo un altra fonte – avrebbe anche chiesto ai leader Ue di aiutarla a trovare un accordo che possa essere approvato dal suo governo e dalla Camera dei Comuni, dove i suoi piani per la Brexit stanno incontrando una crescente resistenza. Un'apertura parzialmente confermata dal presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, secondo cui l'opzione è emersa nel dibattito anche se May sul punto ha avuto un atteggiamento “neutrale”. 

Verso il “No deal”?

Francia e Germania continuano a mostrare “fiducia” ma allo stesso tempo si preparano allo scenario “no-deal”, eventualità che il presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk alla vigilia del vertice ha definito come “mai così probabile“. E che con il passare delle settimane si sta concretizzando. Anche l'olandese Mark Rutte ha detto di essere “cautamente ottimista“, aggiungendo che “Non ci aspettiamo e non ci auguriamo” un mancato accordo, ma “abbiamo chiesto alla Commissione di lavorare con maggiore vigore su uno scenario di no-deal”. La verità, sintetizza la presidente lituana Dalia Grybauskaite, “che non c'è ancora da parte di May una posizione chiara su cosa voglia la Gran Bretagna, Nel governo May “non c'è una posizione chiara o una proposta chiara, ci dicano cosa vogliano”.