Merkel ha giurato: è il suo quarto mandato

Inizia il quarto mandato da cancelliera per Angela Merkel che ha prestato giuramento presso il Palazzo Bellevue, la residenza ufficiale del presidente tedesco, Frank-Walter Steinmeier.

Via libera

Poche ore prima di giurare, Merkel aveva incassato l'ok del Bundestag all'incarico. Il voto, a scrutinio segreto, è arrivato a sei mesi dalle elezioni. I sì sono stati 364 su 688, 9 in più rispetto alla maggioranza richiesta, ma 35 in meno della sua maggioranza teorica di 399 deputati, conservatori e socialdemocratici

Primo impegno

Quasi in contemporanea, il palazzo dell'Eliseo ha annunciato che il cancelliere sarà ricevuto venerdi a Parigi da il presidente francese, Emmanuel Macron, un incontro che servirà a discutere le riforme da proporre all'Unione europea e a definire nuove strategia sulla politica migratoria, in modo da arginare l'avanzata dei populismi. In una conferenza stampa a Berlino con il leader socialdemocratico Olaf Scholz, prima di firmare l'accordo di governo, la Merkel ha detto di non aver alcuna intenzione di rinviare la presentazione delle proposte franco-tedesche per la zona euro, come aveva scritto nel fine-settimana il settimanale Der Spiegel. “Non ho mai parlato di rinviare. Probabilmente non risolveremo tutto, ma potremo dire di più rispetto a dicembre”, ha aggiunto in riferimento al prossimo vertice Ue. E ha sottolineato che certamente non si potrà chiarire “nel dettaglio ogni aspetto dei prossimi 20 anni”, ma “saremo in grado di fare chiarezza su quello che sarà il prossimo passo“, promettendo progressi nella “politica migratoria” e “politica di difesa“. La cancelliera ha ribadito poi che è esclusa una mutualizzazione del debito, “vedo spazi per una politica europea ragionevole”. Ricordando di essere a favore di un euro-budget, ha sottolineato che vanno chiarite le idee – “e ce ne occuperemo presto” – con i partner su quali siano gli obiettivi di un progetto del genere. Stesso discorso per l'unione bancaria: “Tutti la vogliamo, ma servono i dettagli. Da quando? Che succede ai crediti che non vanno bene? Quando il rischio sarà ridotto al punto da poter fare il passaggio successivo?”.