Lotta al terrorismo: Germania e Stati Uniti rafforzano l’alleanza contro l’Isis

Germania e Stati Uniti di nuovo insieme: dopo le rotture degli ultimi anni, le diplomazie dei due Paesi hanno deciso di rinvigorire la storica alleanza, per massimizzare i risultati nella lotta contro l’estremismo islamico dell’Isis.

Lo scandalo Snowden sulle attività della Nsa in Germania, infatti, avevano portato all’espulsione del capo stazione della Cia dal Paese e ad un’inchiesta sui casi di spionaggio ai danni di esponenti del’establishment tedesco, tra i quali la cancelliera Angela Merkel: i rapporti fra Washington e Berlino sembravano ormai alla deriva. Ma la comune minaccia della jihad, aumentata dopo i recenti casi di aruolamento di cittadini europei, ha spinto le due potenze a stringere nuovi accordi.

Durante il corso dell’anno, come rivela il Washington Post, la Germania ha fornito informazioni dettagliate su centinaia di cittadini tedeschi sospettati di essersi arruolati fra le fila di gruppi estremisti: nomi, numeri di telefoni cellulari, indirizzi email ed altri dati sensibili per controllare questi presunti combattenti.

Secondo l’intelligence tedesca, sono oltre 550 i cittadini che hanno lasciato il Paese per recarsi in Siria: tra loro almeno nove hanno organizzato o partecipato ad attacchi kamikaze. Ma il fenomeno non riguarda solo la Germania: sono oltre 15 mila, infatti, i combattenti stranieri provenienti da 80 Paesi, che nel corso degli ultimi quattro anni sono entrati in Siria. Fra questi, almeno 3 mila vengono dall’Europa.