L’Isis libera 350 persone in Iraq, Boko Haram ne sequestra 80 in Camerun

L’Isis ha liberato 350 persone appartenenti alla comunità yazida, tra cui sei bambini che erano stati rapiti nel territorio nord dell’Iraq. Lo riferisce la Bbc sul suo sito dove viene specificato che si tratterebbe soprattutto di anziani e malati consegnati ai peshmerga curdi vicino a Kirkuk. A riguardo non sono state ancora definite le motivazione di questo gesto.

“Alcuni sono feriti, altri sono disabili e molti soffrono di problemi psicologici e mentali” afferma un attivista yazido, Khodr Domli, il quale ha anche spiegato che i rilasciati erano prigionieri a Mosul, roccaforte dell’Isis.

Gli attacchi dello Stato Islamico ai villaggi yazidi del nord dell’Iraq hanno avuto inizio lo scorso anno uccidendo gli uomini che non si convertivano all’islam e riducendo in schiavitù donne e bambini, molte ragazze inoltre erano state vendute e costrette a matrimoni forzati.

Non molto tempo fa sul monte Sinjar le forze armate del Governo Regionale del Kurdistan hanno rotto l’assedio dell’Isis alle montagne del Sinjar, nel nordovest del paese, liberando migliaia di yazidi che vi si erano rifugiati.

Un’ottantina di persone, tra cui 50 bambini tra i 10 e i 15 anni, sono state invece prese in ostaggio in Camerun in un attacco, nel villaggio di Mabass nel nord, di cui si sospetta Boko Haram. Lo riferisce il sito itv news. Secondo un portavoce del governo camerunense nell’attacco sarebbe state uccise anche tre persone.