L’Austria vuole annettersi il Sud-Tirol?

Se ne era parlato nell'autunno scorso. Ma sul finire dell'anno, sembrava che tutto dovesse sgonfiarsi. La doppia cittadinanza per i sudtirolesi torna invece, nel caldo torrido di luglio, ad occupare le prime pagine dei giornali austriaci. Il quotidiano Tiroler Tageszeitung stamattina ha annunciato che i primi di settembre sarà pronta la bozza del disegno di legge del governo austriaco. Il quotidiano parla di una “svolta” raggiunta nel gruppo di lavoro a Vienna. Nella prossima seduta, in programma il 7 settembre, dovrebbe infatti essere definita la bozza del disegno di legge. Il quale, se approvato, consentirà a tutti i cittadini italiani residenti in Alto Adige e appartenenti al gruppo linguistico tedesco e a quello ladino di poter fare domanda per ricevere la cittadinanza austriaca. “Per sottolineare lo spirito europeo” del provvedimento vengono estesi i diritti di tutti i cittadini Ue che hanno anche il passaporto austriaco.

Le rassicurazioni di Kurz

Il Tiroler Tageszeitung sottolinea comunque che resta inalterata la volontà del governo austriaco di agire solo d'intesa con Roma. Del resto era stata proprio questa presa di posizione, nel dicembre scorso, da parte del cancelliere austriaco, Sebastian Kurz, a smorzare i toni della polemica. “Si tratta di qualcosa che ovviamente intendiamo realizzare soltanto in stretta cooperazione con l’Italia e con il governo di Roma“, aveva detto. “Nel nostro programma, siamo venuti incontro a un desiderio dei sudtirolesi espresso da tutti i partiti e soprattutto dallo stesso governo provinciale del Sudtirolo”, ha aggiunto Kurz. Le parole del cancelliere austriaco, pertanto, fugano il timore di un tentativo di Vienna di compiere un primo passo verso l'annessione del Sud-Tirol.

La posizione della Lega trentina

A giugno il quotidiano viennese Die Presse ha intervistato sul tema della doppia cittadinanza ai sudtirolesi il segretario della Lega Trentino, il 29enne Mirko Bisesti, il quale si è mostrato tutt'altro che insofferente all'idea. “Per la Lega le radici storiche sono un valore importante. Comprendiamo perciò i sudtirolesi e le loro istanze. Siamo disposti a parlarne a condizione che la delicata questione del doppio passaporto venga risolta assieme da Roma, Vienna e Bolzano nel modo più armonioso possibile“. Inserendo poi la questione nel contesto della recente rinascita dei movimenti indipendentisti in Europa, ha aggiunto: “Vogliamo evitare strumentalizzazioni nazionalistiche, che in Catalogna hanno portato a una escalation”.