L’Africa dichiara guerra a Boko Haram. In campo 7.500 soldati

L’Unione Africana ha deciso di scendere in campo contro Boko Haram, la cui offensiva sopratutto in Nigeria si fa, giorno dopo giorno, più feroce. Per contrastare l’organizzazione jihadista sarà creata una forza militare da 7.500 uomini. La risoluzione è stata accolta con soddisfazione dal segretario generale dell’Onu, Ban Ki-Moon, che più volte ha sollevato l’emergenza. “Accolgo con favore la decisione dell’Ua di creare una Task force multinazionale contro Boko Haram”, ha dichiarato a margine del vertice dell’Unione africana a Addis Abeba, “questi terroristi hanno commesso indicibili brutalità e devono essere affrontati con la cooperazione regionale e internazionale”.

A dar man forte nella lotta al terrorismo sarà anche l’Iran. “Boko Haram e lo Stato islamico – ha detto  il vice ministro iraniano degli Esteri, Hosien Amir Abdollahain in una conferenza stampa a margine del vertice Ua ad Addis Abeba – seguono un’ideologia estremista e hanno le mani sporche del sangue dei civili che uccidono”. Per questo Teheran è pronta a contribuire alla lotta contro questi gruppi, come già fa in Siria e in Iraq. In merito alla strategia contro la jihad, Abdollahin ha invece rivolto accuse agli Stati Uniti e all’Occidente, che in questo campo adotterebbero un doppio standard. “Anche l’Isis – ha sottolineato – ha legami con i servizi di intelligence occidentali”.

Intanto almeno 120 miliziani di Boko Haram sono rimasti uccisi dopo aver attaccato un contingente dell’esercito del Ciad nel nord del Camerun, al confine con la Nigeria. Lo ha riferito l’emittente australiana Sbs citando fonti ufficiali. Secondo un comunicato dei militari letto sulla tv nazionale, tre soldati e 123 miliziani sono morti negli attacchi condotti dal gruppo islamista negli ultimi due giorni nella regione di Fotokol; 12 i feriti tra le truppe governative.