La Knesset dice sì alla pena di morte

E' stata approvata dalla Knesset in prima lettura, sia pure con un margine molto risicato di appena tre voti, la legge per introdurre in Israele la pena di morte nei confronti dei terroristi.

Scarto minimo

Con 52 voti a favore e 49 pareri contrari il parlamento di Gerusalemme ha dato il primo via libera a una legge che consente ai tribunali militari nei Territori e anche ai tribunali di Israele di chiedere la pena di morte per i responsabili di gravi attacchi terroristici. La legge inizia adesso un iter parlamentare al termine del quale sarà sottoposta ad altre votazioni, in seconda e terza lettura. ''Quanti tagliano la gola e al tempo stesso ridono – ha detto il premier Benyamin Netanyahu, riferendosi ad un recente attentato condotto da un giovane palestinese in un insediamento ebraico in Cisgiordania – non trascorreranno il resto della loro esistenza fra le mura di una prigione, ma saranno messi a morte''.

Contrari

Tuttavia non mancano le polemiche sull'opportunità della pena capitale per i terroristi. Il dibattito è aperto fra i responsabili israeliani alla sicurezza, fra cui vi è anche chi la ritiene controproducente. Tra di loro il ministro dell'energia e delle infrastrutture Yuval Steinitz, dirigente del Likud, partito conservatore. “Si tratta di una legge cattiva e controproducente – ha dichiarato alla radio militare – Quello odierno è stato solo un voto preliminare. Ho l'impegno del premier Netanyahu che quella legge sarà discussa anche dal Consiglio di difesa del governo. Penso che là riuscirò a bloccarla''. Secondo Steinitz, che in passato è stato ministro della Sicurezza, la legge apre il rischio che Hamas passi per le armi due civili israeliani che si trovano a Gaza e anche che ebrei siano rapiti all'estero per essere scambiati con quanti fossero condannati a morte. In tutti i Paesi europei, Russia esclusa – ha aggiunto – la pena di morte non è in vigore, malgrado la recente ondata terroristica. “I terroristi – ha concluso – si meritano certo la pena di morte, ma Israele non si merita di avere fra le sue leggi un testo del genere”.

La Ue: “Disumano”

“La pena di morte è incompatibile con la dignità umana. Rappresenta un trattamento disumano e degradante, non ha alcun effetto di deterrente dimostrato ed apre la possibilità di errori giudiziari irreversibili e fatali”. E' stata immediata la condanna del voto da parte della delegazione dell'Unione Europea in Israele, espressa attraverso un tweet. “L'Ue vede con favore – è stato aggiunto – la tendenza generale verso la abolizione della pena capitale. Più di due terzi di tutti i Paesi hanno abolito la pena di morte, per legge o in pratica”.