Israele non cambia le regole d'ingaggio

 “Se ci saranno provocazioni, ci sarà una reazione del tipo più duro, esattamente come la scorsa settimana”. Così il ministro della Difesa isrealiano, Avigdor Lieberman. Le regole di ingaggio per aprire il fuoco sul confine con la Striscia di Gaza in vista delle nuove manifestazioni che si terranno venerdì, ha avvertito, restano le stesse. 

Raid

Il ministero della Salute della Striscia ha comunicato che la scorsa notte un palestinese è stato ucciso in un raid aereo condotto dall'aviazione israeliana sul confine. L'esercito di Tel Aviv aveva riferito questa mattina di aver sparato da un drone contro una persona armata, senza però riferire della sua morte.

Sangue

La scorsa settimana, 18 palestinesi sono morti e oltre 1.400 sono rimasti feriti nelle marce indette lungo il confine tra la Striscia di Gaza e Israele per rivendicare il “diritto al ritorno” dei discendenti palestinesi alle terre espropriate in occasione della creazione dello Stato d'Israele nel 1948. Altri due palestinesi sono stati uccisi da allora, portando il bilancio totale a una ventina di vittime. 

Indagine

Onu e Ue hanno chiesto un'indagine indipendente e trasparente su quanto avvenuto ma Israele ha respinto la richiesta, affermando che i soldati hanno aperto il fuoco per impedire attacchi o infiltrazioni in territorio israeliano, violando la barriera al confine. Una versione smentita dai palestinesi per i quali i manifestanti sono stati colpiti mentre non ponevano alcuna minaccia.