Irma declassato a categoria 1, Trump proclama lo “stato di disastro” in Florida

L’uragano Irma prosegue la sua corsa ma perde ancora potenza. I venti sono calati a un massimo di 136 chilometri orari e il Centro uragani nazionale statunitense lo ha nuovamente declassato, portandolo a categoria 1. Il pericolo è notevolmente ridimensionato ma i danni che questo “mostro” si è lasciato alle spalle restano. In Florida su 7 milioni di utenti della rete elettrica in 3,3 milioni sono rimasti senza luce.

Il Centro uragani nazionale statunitense ha declassato Irma a categoria 1 con venti fino a un massimo di 136 chilometri l’ora. L’occhio dell’uragano si trova ora 40 chilometri a nordest di Tampa. La zona più colpita dal disservizio è la contea di Miami-Dade, ma il dato è destinato a crescere in tutto lo Stato. A ciò si aggiungono i danni infrastrutturali provocati da venti, piogge e inondazioni. Donald Trump ha approvato nelle scorse ore lo “stato di disastro” per il “sunshine state” e ha ordinato aiuti federali per i soccorsi e il recupero dalla devastazione portata dall’uragano Irma. In particolare la decisione del presidente sblocca fondi federali per gli individui che hanno subito danni in nove contee. L’impiego dei fondi è vario e può riguardare, per esempio, accoglienza temporanea o riparazioni di abitazioni o prestiti agevolati per coprire le perdite non coperte da assicurazioni.

Trump segue gli sviluppi da Camp David, dove ha ricevuto “un aggiornamento completo” ha fatto sapere la Casa Bianca. Ha partecipato ad un briefing in collegamento con membri della sua amministrazione dalla Casa Bianca e rappresentanti del Fema, l’agenzia federale per la Protezione Civile, dal suo quartier generale a Washington. Ma ha anche sentito i governatori di Alabama, Georgia, South Carolina e Tennessee, tutti Stati interessati dalle conseguenze del passaggio di Irma. Oltre ad aver con il governatore della Florida. “Andrò in Florida molto presto” dice rispondendo ai giornalisti di rientro a Washington e chiama Irma “un enorme mostro” rispetto al quale però “noi siamo messi bene”.  Intanto Irma ha fatto sentire i suoi effetti sul traffico aereo di mezzo mondo: 10.700 voli in quattro continenti sono stati cancellati, di cui 7.400 nella sola Florida riferisce la Cnbc.