IRA DI NETANYAHU PER L’ACCORDO SUL NUCLEARE: “E’ UN ERRORE STORICO”

Dopo 18 mesi di trattative e 8 giorni di intensa di full immersion, l’Iran e i Paesi del 5+1 (Usa, Cina, Russia, Francia, Inghilterra e Germania) con la mediazione dei Federica Mogherini, il capo della diplomazia UE, hanno raggiunto uno storico accordo sui punti principali che preparano all’intesa finale sul nucleare.

“Si sono registrati sufficienti progressi su parametri chiave per poter proseguire i negoziati grazie alle soluzioni trovate fino al 30 giugno” ha commentato il ministro degli Esteri di Teheran, Mohammad Jawad Zarif. Il premier israeliano però ha manifestato la sua opposizione parlando di un “errore storico” in quanto legittimerebbe il programma nucleare della Repubblica Islamica e aumenterebbe “l’aggressione e il terrore” iraniani.

All’indomani del riunione conclusasi a Losanna, Netanyahu ha convocato un incontro straordinario del gabinetto di sicurezza per effettuare una valutazione delle ripercussioni e delle conseguenze dell’accordo raggiunto. Il premier israeliano a mezzogiorno discuterà con i vertici militari e dell’intelligence oltre che con i ministri degli Interni, della Difesa, e degli Esteri. Ma il leader del Likud, fortemente irritato, ha telefonato al presidente americano per esprimere la sua preoccupazione riguardo l’intesa tra Iran e il gruppo 5+1, in quanto “potrebbe minacciare la sopravvivenza del Paese”, ma Obama ha ribadito che “gli Usa restano fermi nel loro impegno alla sicurezza di Israele”.