Categories: Esteri

Il risveglio del califfato in Libia

Il sedicente stato islamico (Is) è rimerso in Libia. È quanto mostrerebbe un video pubblicato di recente dai miliziani e girato, appunto, in una località del Paese. Nella registrazione, della durata di quattro minuti circa, si vede il leader Abu Musab al Libi, lo storico fondatore di una cellula del califfato nella città di Bengasi, rivolgersi a una trentina di combattenti a volto mascherato in una zona desertica. Il video è stato pubblicato da Amaq, l'agenzia affiliata all’organizzazione terroristica, e conferma la persistenza di cellule di miliziani in Libia.

Gli obiettivi del califatto

Nel Paese, l'Is si starebbe ricomponendo per effetturare rappresaglie contro l'esercito nazionale libico (Lna). Già nel maggio scorso, i miliziani islamisti avevano rivendicato la firma di un attacco dinamitardo al giacimento petrolifero sito nella città di Zillah, a circa 650 chilometri a sud-est della capitale Tripoli. La stessa città è stata al centro di importanti attacchi lo scorso anno ma, dopo aver perso la città di Sirte, storica roccaforte dell'Is, i miliziani si sono ritirati nel deserto. Visionando la registrazione, fonti locali hanno dichiarato che, con tutta probabilità, il video è stato girato in una zona desertica nel meridione del Paese.

L'avvertimento di Putin

Dopo l'incontro, di quattro giorni fa, con il presidente del Consiglio dei ministri italianoGiuseppe Conte, anche il presidente russo, Vladimir Putin, ha denunciato la preoccupante emersione del fenomeno terroristico in Libia. Nel Paese, la Russia sostiene il dialogo con il presidente di accordo nazionale, Fayez al Serray, e con il generale, Khalifa Haftar, con l'obiettivo di raggiungere un “cessate il fuoco” immediato. Nella conferenza a margine dell'incontro, Putin non ha mancato di assegnare le responsabilità della situazione instabile del Paese alla Nato. Ma ora per Mosca è il tempo di appianare le controversie: l'unico argine alla dilagante affiliazione che il video appena pubblicato conferma. 

Marco Grieco

Recent Posts

San Giacomo il minore: quali furono le sue ultime parole prima della morte

San Giacomo il minore, Apostolo 7,5 ca.-Gerusalemme (Palestina), 62 ca. È figlio di Alfeo e…

3 Maggio 2024

Il bene collettivo della sanità. Progetti condivisi

La sanità come bene comune da difendere. "La cura e l’assistenza non devono mancare mai,…

3 Maggio 2024

Venezuela, l’orrore che il mondo ignora

Sos Venezuela. La situazione dei Diritti umani nel paese latinoamericano non ha subito miglioramenti nell'ultimo…

3 Maggio 2024

Dal lavoro alla cooperazione: la sfida della nostra epoca

Si è celebrato il Primo Maggio e intanto l'Ocse ha rassegnato ancora dati incoraggianti per…

3 Maggio 2024

L’ombra dell’I.A. sulla libertà di stampa

Trovare un punto di incontro tra scienza e coscienza potrebbe sembrare quasi una sfida retorica.…

3 Maggio 2024

I problemi riguardanti i fenomeni migratori che fanno riflettere

Dopo un lungo periodo di gestazione (iniziato addirittura durante la scorsa legislatura), a febbraio 2024,…

3 Maggio 2024