Il G7 boccia le elezioni

Sonora bocciatura dei leader del G7 alle elezioni venezuelane che hanno portato alla riconferma di Nicolas Maduro nel ruolo di presidente.

La democrazia che non c'è

Secondo il G7 il voto di domenica scorsa manca di “legittimità e credibilità” e non rappresenta la volontà democratica dei cittadini venezuelani”. “Le norme internazionali riconosciute non sono state rispettate e non sono state garantite le condizioni necessarie per un processo inclusivo, equo e democratico”, si legge in una nota firmata dai rappresentanti delle sette potenze mondiali. “Siamo solidali con il popolo venezuelano e chiediamo al regime di Maduro di ripristinare la democrazia costituzionale in Venezuela, per garantire lo svolgimento di elezioni libere ed eque che riflettano realmente la volontà democratica del popolo, di liberare immediatamente tutti i prigionieri politici, ripristinare l'autorità dell'Assemblea nazionale e consentire l'accesso pieno, sicuro e senza ostacoli agli operatori umanitari“.

“Usurpatore”

Ieri il parlamento venezuelano ha dichiarato Nicolas Maduro un “usurpatore“. L'Assemblea nazionale, che il dittatore di Caracas aveva provveduto a far delegittimare dalla Corte suprema due anni fa, ha approvato un ordine del giorno in cui formalizza il proprio rifiuto dei risultati delle ultime elezioni, ritenute un “farsa“. L'Assemblea, che in questi ultimi anni è stata il punto di riferimento dell'opposizione, che la controlla, non ha visto finora attuata alcuna propria risoluzione. Sempre ieri l'Unione europea, per bocca di Federica Mogherini, ha minacciato di adottare sanzioni nei confronti di Caracas a causa dell'irregolarità del voto.