Il crollo della lira fa paura

Prosegue il crollo della lira turca che continua a infrangere record negativi rispetto a dollaro ed euro, attualmente a 4,88 il primo e 5,7 il secondo, valutazioni record che svuotano di valore la moneta nazionale turca e aggiungono tensione alle prossime elezioni, anticipate, del 24 giugno.

In calo

Solo oggi la lira ha perso il 5% rispetto al dollaro, un trend che mostra un'accelerazione rispetto a una perdita di valore che dall'inizio dell'anno ha superato il 20%. Il governo è atteso da un summit decisivo il 7 giugno prossimo.

Risvolti politici

Con le elezioni alle porte il presidente Recep Tayyip Erdogan vuole evitare a tutti i costi che la Banca Centrale di Ankara aumenti i tassi di interesse. Una polemica, quella tra il presidente e la Banca Centrale, che si trascina ormai da mesi, perché innalzare i tassi darebbe respiro alla moneta e rallenterebbe l'inflazione, ma ostacolerebbe la crescita economica e renderebbe prestiti e mutui più onerosi. Due conseguenze che Erdogan vuole a tutti i costi scongiurare in vista del 24 giugno, mentre però crescono i dubbi degli investitori stranieri e i costi dei prodotti importati vanno alle stelle.

Accuse

E intanto, in vista del voto, in Turchia si inizia ad urlare al complotto, con il vice premier Bekir Bozdag che si dice certo “ci siano alcuni convinti di condizionare l'esito del voto e fare danni alla Turchia manipolando il dollaro“. Muharrem Ince, lo sfidante repubblicano di Erdogan alla presidenza, in un comizio ha invece chiesto al presidente turco di smettere di interferire con le politiche della Banca Centrale.