Giovani rapite: chiesto l'aiuto dell'Interpol

Il Ghana chiede l'aiuto dell'Interpol per risolvere il problema delle ragazze rapite nella zona di Takoradi, città petrolifera della regione occidentale del Paese.

Sequestrate

La prima giovane è stata sequestrata ad agosto, altre due lo scorso dicembre. Le ragazze scomparse sono la 21enne Priscilla Blessing Bentum, al terzo anno di università, rapita lo scorso 17 agosto, per la quale i genitori hanno pagato un riscatto di 4.500 Ghana cedi (circa 800 euro), vista l'ultima volta il 21 dicembre 2018 nella città di Takoradi (nota come Taadi); Ruth Love Quayson, di 18 anni, studentessa liceale, scomparsa il 4 dicembre, per la quale è stato pagato un riscatto di 1.300 Ghana cedi (circa 230 euro); Priscilla Manteba, di 15 anni, studentessa all'Università di Sekondi vicino Takoradi, scomparsa anch'essa il 21 dicembre scorso e per la quale è stato pagato un riscatto di circa 200 euro. 

Sospettato numero uno

L'organizzatore dei sequestri è, secondo il comandante della Polizia della Regione Occidentale, Redeemer Vincent Dedjoe, un nigeriano che la polizia ha riconosciuto in Samuel Udoetkuk Wills, di 28 anni, che lavorerebbe con un gruppo di “professionisti” dei rapimenti di nazionalità nigeriana. Il sospettato ha avuto contatti telefonici con le ragazze alle quali aveva promesso un lavoro. Il nigeriano, arrestato una prima volta, era riuscito a fuggire, per poi essere arrestato di nuovo. L'uomo sta quotidianamente indicando luoghi dove trovare le ragazze che costantemente risultano in un nulla di fatto.

L'ombra della tratta

Lo spettro della tratta di esseri umani si è abbattuto sulla popolazione di Takoradi con il rapimento di queste tre ragazze che ad oggi rimane irrisolto. Sui social è recentemente diventato virale un hashtag #BringBackOurTaadiGirls che ricorda quello lanciato da Michelle Obama per il caso delle ragazze nigeriane rapite da Boko Haram.