EUROPOL: DAL PRIMO LUGLIO CACCIA ALL’ISIS SUI SOCIAL MEDIA

Lo Stato islamico si sa, è sempre più organizzato e la sua strategia mediatica fa di internet una delle più potenti armi per la propaganda della jihad. E’ per questo che anche l’Europol, l’agenzia europea di polizia con sede all’Aia, sta formando un nuovo team di specialisti che cercheranno di individuare e bloccare gli account che hanno legami con l’Isis. Secondo uno studio della Brooking Institution di Washington, sarebbero infatti tra i 46mila e i 90mila i profili Twitter coinvolti con i jihadisti.

La rete dei social network è fondamentale non solo per veicolare messaggi dello Stato Islamico, ma anche come rapido e efficace strumento per arruolare aspiranti kamikaze e combattenti in tutto il mondo. L’Europol conferma infatti che sono circa 5000 i cittadini provenienti da Paesi come Regno Unito, Francia e Olanda accalappiati attraverso internet e giunti poi nei territori controllati dal Califfato per lottare al fianco dell’Isis.

La squadra di specialisti inizierà il suo lavoro a partire dal primo luglio e come dichiara Rob Wainwright, direttore dell’Europol intervistato dalla Bbc, sarà importante operare nella realtà on-line per “combattere il problema” di quello che da semplice organizzazione terroristica si sta trasformando in un vero e proprio Stato Islamico. La priorità assoluta è sicuramente riuscire a bloccare l’opera di reclutamento specialmente dei più giovani e vulnerabili.