Draghi: “Il protezionismo è un rischio”

Il rischio di una crescita al ribasso “riguardano principalmente la minaccia di un maggiore protezionismo: un'Unione europea forte e unita può aiutare a cogliere i benefici dell'apertura economica proteggendo al tempo stesso i suoi cittadini contro una globalizzazione incontrollata”. Così il presidente della Bce, Mario Draghi, durante il suo intervento al Parlamento europeo.

Istituzioni solide

“L'Ue – ha spiegato – può dare supporto al multilateralismo e al commercio globale, capisaldi della crescente prosperità economica negli ultimi sette decenni. Ma per avere successo al di fuori, l'Ue richiede istituzioni solide e una sana governance economica all'interno”. Secondo Draghi, “in tempi di accresciuta incertezza globale, è più importante che mai che l'Europa sia unita. Gli sforzi che abbiamo compiuto negli ultimi anni per rafforzare la governance dell'unione economica e monetaria l'ha resa più resiliente agli shock. Tuttavia, la nostra unione monetaria è ancora incompleta e rimane vulnerabile. Per sostenere la fiducia e continuare l'espansione economica, abbiamo bisogno di ulteriore convergenza e integrazione tra gli Stati membri dell'area dell'euro”.

Bilancio positivo

Draghi ha definito “molto efficaci” le misure di politica monetaria adottate dalla Bce. “Stimiamo – ha sottolineato – che avranno un impatto cumulativo complessivo di circa 1,9 punti percentuali sia sulla crescita del Pil reale dell'area dell'euro sia sull'inflazione per il periodo compreso tra il 2016 e il 2020“. Queste misure, ha proseguito, “stanno giocando un ruolo decisivo nel riportare l'inflazione sulla giusta strada per raggiungere un livello inferiore ma prossimo al 2% nel medio periodo. Tuttavia, dobbiamo essere pazienti, persistenti e prudenti nella nostra politica per garantire che l'inflazione rimanga su un percorso di aggiustamento sostenuto“. La fine del quantitive easing, ha poi chiarito, “non significa che la nostra politica monetaria cessi di essere espansiva: la politica monetaria dovrà continuare ad accompagnare l'espansione economica per qualche tempo”. 

L'Italia

Draghi ha poi risposto alla domanda di un europarlamentare sulla politica economica a cui sta lavorando il governo italiano. “Prima di pronunciare un giudizio aspettiamo i fatti, il test, la prova del nove saranno i fatti: per il momento ci sono state solo parole, che peraltro sono cambiate” ha affermato.