Corea del Nord, morte le due donne sospettate dell’omicidio di Ki Jong-nam

Si infittisce il mistero che aleggia intorno alla morte di Kim Jong-nam, fratellastro del leader della Corea del Nord, Kim Jong-un, morto avvelenato mentre si trovava in Malaysia. L’omicidio sarebbe avvenuto in circostanze misteriose all’aereoporto di Kuala Lumpur. Secondo alcuni media, infatti, l’uomo sarebbe stato avvelenato con una sostanza che gli è stata spruzzata in viso, mentre altri parlano di veleno iniettato.

Giallo sul decesso delle due presunte carnefici

Dopo la scomparsa di colui che tra il 1994 e il 2001 era considerato il vero delfino di Kim Jon-il, ma che era caduto in disgrazia a causa del suo tentativo di raggiungere il Giappone per fare una vacanza a Tokyo Disneyland, oggi i media nipponici hanno riferito della morte delle due donne accusate di aver avvelenato Kim Jong-nam. Solo poche ore prima della notizia della loro morte, la polizia malese aveva diffuso un video dove si vedeva una delle due donne. Le immagini sono state registrate dalle telecamere di sicurezza del Termina 2 dell’aeroporto di Kuala Lumpur, dove l’ex delfino coreano era in attesa di imbarcarsi su un aereo diretto a Macao. I frame della registrazione mostrano una donna dai tratti asiatici, carnagione chiara, vestita con una camicia bianca e una gonna blu, ripresa poco prima di salire su un taxi. Ma mentre i media del Sol Levante riferiscono della presunta morte delle due donne, la polizia malese avrebbe annunciato l’arresto di una di loro.

Le certezze sulla morte di Kim Jong-nam

Al momento, l’unica cosa certa nella vicenda è proprio il decesso del membro della famiglia Kim. Il suo cadavere è stato trasportato – su un’ambulanza scortata da diversi mezzi delle polizia – fino all’ospedale generale di Kuala Lumpur, dove i medici legali dovranno effettuare un esame autoptico per stabilire le reali cause che hanno portato alla morte dell’uomo.