Chiusa la campagna elettorale, Bulgaria domenica al voto

Chiusa la campagna elettorale in Bulgaria: domenica i cittadini si recheranno alle urne. Si tratta delle seconde elezioni anticipate in meno di due anni: negli ultimi 18 mesi, infatti, il Paese ha visto ben 4 esecutivi, di cui due tecnici nominati direttamente dal presidente.

E’ l’ex premier Boiko Borisov il favorito per le consultazioni del 5 ottobre: ma il candidato si è già espresso sull’improbabilità di poter formare un esecutivo stabile. “Al momento non vedo come e con chi formare un nuovo governo”, ha spiegato il leader del partito Gerb. Lo scenario elettorale preoccupa molto gli osservatori europei: la Bulgaria, infatti, è il paese più povero dell’Unione e la situazione politica incerta potrebbe acuire una situazione già fragile.

Secondo un sondaggio di Alpha Research, l’ex premier, che si è dimesso dopo le proteste del febbraio 2013, dovrebbe raccogliere 98-100 seggi su 240 , il partito socialista (Bsp) dovrebbe ottenerne 53-55, mentre il lo schieramento della minoranza turca Mrf dovrebbe arrivare a 44-46 seggi. Saranno dunque le formzioni minori a determinare la stabilità del nuovo esecutivo: secondo Borisov, l’unico partito con cui potrebbe trovare un accordo è il Blocco riformista, per cui Alpha Research prevede 16-18 seggi.

Chiusa con un giorno di anticipo, la campagna elettorale di quest’anno è forse la meno sentita in Bulgaria: non solo per il clima di frustrazione politica, ma anche per l’incidente di ieri in una fabbrica di Gorni Lom, villaggio ai confini con la Serbia, dove un’esplosione ha provocato la morte di quindici persone. Il governo ha proclamato tre giorni di lutto nazionale e sospeso i comizi.