Domnica: “So cosa c’era nella valigia”. Schettino: “La denuncio”

[cml_media_alt id='8987']domnica[/cml_media_alt]Domnica Cemortan, la ballerina moldava che la notte del naufragio della Costa Concordia si trovava in plancia di comando con Schettino, afferma di sapere cose che nessun’altro sa in merito al tragico naufragio del gennaio 2012.
Meno di una settimana fa infatti, tramite Facebook, aveva lanciato un monito all’ex comandante dicendo “se non parli tu, lo farò io”, mentre ieri, in un’intervista a Mattino Cinque, ha assicurato che quella notte Schettino “aveva tre cellulari”.
“Io non so chi abbia chiamato quella sera – ha continuato la ballerina – ma so bene cosa conteneva la borsa che Schettino ha consegnato a un ufficiale fatto arrivare in elicottero, mentre loro erano sempre a bordo della nave”.

Ma le dichiarazioni di Domnica nella versione fornita dagli altri protagonisti della vicenda. Dalla Capitaneria di Porto agli abitanti del Giglio passando per i carabinieri tutti negano la presenza di elicotteri diversi da quelli dei soccorsi. Secondo la loro versione il primo mezzo a raggiungere la nave fu infatti il Koala 9-09, partito alle 23,20 da Sarzana e giunto sulla verticale alle 0,21, seguito poi da altri otto. 

Le parole della moldava hanno scatenato l’ira di Schettino che minaccia di denunciarla. “Considerata la gravità delle affermazioni fatte a mezzo stampa e televisivo e non rese dalla signora Cemortan nel corso degli interrogatori sostenuti nelle sedi giudiziarie – ha dichiarato l’ex comandante –provvederò ad esporre denuncia affinché si intraprendano le dovute azioni penali inerenti al reato di falsa testimonianza”.

Secondo il procuratore di Grosseto, Francesco Verusio, quelle della ragazza sarebbero solo chiacchiere. Senza riscontro: “Questa signora parla solo per farsi pubblicità e sarebbe opportuno darle l’importanza che merita. Comunque – spiega Verusio – ha testimoniato di fronte ad un tribunale e fa fede quello che ha detto in quella circostanza”. “Stiamo facendo un processo per omicidio colposo plurimo, naufragio e abbandono di una nave – conclude – Qualcuno mi spieghi che rilevanza possano avere dichiarazioni del genere”.