Brexit: i Comuni chiederanno un rinvio

La prossima settimana i Comuni presenteranno una proposta di legge per chiedere un prolungamento dei tempi previsti dall'articolo 50 del Trattato di Lisbona. Lo ha annunciato il cancelliere dello Scacchiere, Philip Hammond, a una platea di imprenditori preoccupati per le sorti dell'economia britannica in caso di “no deal“. 

No deal escluso

Si tratta di una mossa che rappresenta un salvagente politico per Theresa May, uscita indenne dal voto di fiducia, e che sta proseguendo i colloqui con i diversi gruppi politici per poter uscire dall'impasse sul divorzio dall'Unione europea. Hammond ha rassicurato in questo senso qualche centinaio di imprenditori nel corso di un incontro con loro, affermando che la “minaccia” di una Brexit senza accordo sarà “rimossa dal tavolo” nei prossimi giorni, secondo quanto riferisce il Telegraph, che ha riportato il contenuto di una registrazione riservata dell'incontro. Il governo, ha detto Hammond rispondendo a una domanda dei vertici di Tesco, non si opporra' alla mozione parlamentare, che rappresenta “l'ultimo argine” a una uscita caotica dall'Ue.

Il rinvio

La proroga dei termini dell'art.50, che in sostanza indica un rinvio della Brexit, è l'ipotesi che trova la disponibilità di Bruxelles. Vero è che la Commissione europea ha chiarito a più riprese che non intende riaprire il negoziato sull'accordo di uscita a cui i 27 diedero il via libera a novembre. Ma è altrettanto vero che tra Londra e Bruxelles i contatti sono serrati anche per evitare lo scenario peggiore, quello del “no-deal”. E secondo fonti del Times, funzionari Ue stanno già esaminando la possibilità di rinviare la Brexit fino al 2020, ben oltre i piani precedenti che prevedevano una proroga di tre mesi, ovvero alla fine giugno.