Brasile: situazione verso normalità a Espirito Santo, ma in una settimana 147 omicidi

Sembra essere in via di normalizzazione la situazione a Vitoria, capitale dello stato brasiliano di Espirito Santo, dove da nove giorni è in corso uno sciopero degli agenti della polizia militare che chiedono aumenti salariali e migliori condizioni di lavoro.

Più agenti a Vitoria

Per far fronte all’emergenza, il governo centrale del Brasile ha inviato a Vitoria circa 3 mila effettivi dei corpi speciali dell’esercito e della Forza nazionale di sicurezza. Nel frattempo, sono rientrati in servizio 875 militari della polizia militare.

Oltre 140 morti in nove giorni

Nei nove giorni di assenza dal servizio della polizia militare, sono stati compiuti 147 omicidi, secondo il sindacato locale di polizia. Sono stati inoltre saccheggiati negozi, dati alle fiamme autobus e le autorità hanno dovuto chiudere scuole, uffici pubblici e ambulatori.

Le dichiarazioni del presidente Temer

In totale, inoltre, 703 agenti di polizia militare sono stati accusati di insubordinazione e rischiano una condanna da 8 a 20 anni di reclusione. Il presidente Michel Temer ha usato toni duri, accusando gli agenti che si sono ribellati all’ordine di riprendere il servizio di tenere in ostaggio la popolazione. ”Le vostre rivendicazioni non possono arrivare al punto di prendere in ostaggio la popolazione”, ha detto Temer. Il ministro della Difesa, Raul Jungmann, ha aggiunto che la ribellione della polizia militare ha creato un danno d’immagine all’intero Paese ma ha negato che vi siano stati ritardi da parte del governo federale nel riportare la situazione sotto controllo.