Arriva la stretta Usa sulla Cina

Come annunciato, l'amministrazione Usa ha ufficializzato l'approvazione di dazi su una lunga lista di prodotti Made in China per un valore di 50 miliardi di dollari.

L'annuncio

Le nuove misure contro Pechino consistono in “dazi del 25% su merci cinesi che contengono tecnologie industrialmente significative. Questo, spiega la Casa Bianca, “include merci legate al piano strategico Made in China per dominare l'emergente industria hi-tech che guiderà la futura crescita economica per la Cina ma che danneggerà la crescita economica degli Usa e di molti altri Paesi”. “Gli Stati Uniti non possono più tollerare di perdere la loro tecnologia e le loro proprietà intellettuali attraverso pratiche commerciali ingiuste”, continua la Casa Bianca. “La mia grande amicizia con il presidente cinese Xi e le relazioni tra i nostri Paesi sono entrambe molto importanti per me”, spiega Trump, lamentandosi però del fatto che i rapporti commerciali “sono iniqui e lo sono stati per moltissimo tempo”.

La lista

L'ufficio del segretario al Commercio Usa ha poi diramato una nota che entra nel dettaglio dei prodotti raggiunti dai dazi. “L'elenco dei beni – si legge nel comunicato ripresa dal Financial Times – copre 1.102 linee tariffarie statunitensi separate per un valore di circa 50 miliardi di dollari”. Si tratta di “prodotti provenienti da settori industriali che contribuiscono o traggono beneficio dalla politica industriale 'Made in China 2025', che include industrie come l'aerospaziale, tecnologie dell'informazione e della comunicazione, robotica, macchinari industriali, nuovi materiali e automobili. L'elenco non include beni comunemente acquistati da consumatori americani come telefoni cellulari o televisori”. Le tariffe arriveranno in due tranche. La prima coprirà 818 linee di prodotti del valore di circa 34 miliardi di dollari di importazioni dalla Cina “che entreranno in vigore il 6 luglio”. La seconda coprirà 284 linee tariffarie su importazioni del valore di circa 16 miliardi di dollari “sarà oggetto di un processo pubblico e potenzialmente entrerà in vigore un secondo momento”.

Minacce

La Cina, da parte sua, ha subito annunciato l'adozione “di immediate contromisure sui prodotti Usa di eguale misura e impatto”. Il ministero del Commercio di Pechino sottolinea di “non volere una guerra commerciale. Ma dobbiamo tutelare i nostri interessi“. Tutti i negoziati sino-americani condotti sinora, aggiunge il comunicato, vanno considerati nulli. La Casa Bianca ha però già fatto sapere che gli “Stati Uniti imporranno dazi aggiuntivi se la Cina si impegna in misure di ritorsione come nuove misure su merci, servizi o prodotti agricoli americani, l'aumento di barriere non tariffarie o azioni punitive contro gli esportatori americani o società americane operanti di Cina“.