Nella giornata di oggi sono morte quattro persone. Ieri, invece, i caduti sono stati 13, tra cui una famiglia di cinque persone che è stata colpita da un missile nella propria villetta di Sivad. A circondare l’area sono le milizie filo-islamiche di Operazione Alba, che rastrellano villaggi chilometro dopo chilometro.
Bombardamenti del genere, secondo le Nazioni Unite, potrebbero costituire un vero e proprio crimine di guerra e il quotidiano Libya Herald afferma come negli ospedali della zona stiano terminando le scorte di medicinali. Le case sono tutte distrutte e saccheggiate, secondo fonti di stampa locale. La società civile, logorata dalle esplosioni, continua senza tregua a fare appello alla comunità internazionale.
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