La prigione di Guantanamo resterà aperta per almeno altri 25 anni. Lo ha detto l'ammiraglio John Ring, capo della Joint Task Force del centro detentivo cubano, dove sono internati numerosi terroristi considerati responsabili, fra le altre cose, degli attacchi dell'11 settembre 2001.
“Il Pentagono ci ha inviato un promemoria: il programma continua” ha spiegato l'ufficiale nel corso di un briefing con i giornalisti organizzato per smentire le voci su presunti trattamenti disumani subiti dai prigionieri. Va, dunque, in soffitta il progetto di Barack Obama, che aveva disposto la chiusura di una struttura ampiamente criticata a livello internazionale. Donald Trump, lo scorso gennaio, ha firmato un ordine esecutivo che ribaltava la decisione del suo predecessore, aprendo a una prosecuzione dell'attività di Guantanamo.
Tra le numerose voci che negli anni si sono levate contro il centro detentivo c'è anche quella di Nils Melser, relatore speciale dell'Onu sulla tortura, che lo scorso dicembre aveva sottolineato come numerosi rapporti evidenziassero espisodi di maltrattamento nei confronti di almeno un detenuto. Si tratterebbe di Ammar al-Baluchi, uno dei presunti organizzatori degli attentati del 2001, che sarebbe stato torturato mediante l'esposizione a rumori e vibrazioni. Melezer aveva anche espresso preoccupazione per quei prigionieri tenuti in condizioni di isolamento per lunghi periodi.
Il campo di prigionia venne edificato in fretta e furia dai militari Usa su ordine di George W. Bush a fine 2001, mentre era in corso la guerra in Afghanistan. Nel corso degli anni Guantanamo ha “ospitato” circa 780 persone, tutte accusate di legami con Al-Qaeda o con i talebani. Centinaia di detenuti sono stati rilasciati negli anni e oggi ne rimangono solo 40. Il più noto a essere passato per Guantanamo è Khalid Sheikh Mohammed, imputato per l'11 settembre. Altri sono in attesa di processo. Durante la sua campagna elettorale, Trump ha promesso di riempire la prigione di “ragazzi cattivi” e ha assicurato che eventuali miliziani dell'Isis sarebbero stati destinati lì. Di fatto, dal 2008, nessun prigioniero è stato trasferito a Guantanamo e Ring ha precisato che “al momento non ci sono indicazioni” di nuovi arrivi.
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