Aereo malese precipitato, rivelate le dinamiche dell’incidente

È ufficialmente conclusa l’indagine sui motivi che portarono l’aereo della compagnia Air asia a precipitare in mare lo scorso 28 dicembre, causando la morte di 162 persone. L’aereo era improvvisamente scomparso dai radar mentre era in volo da Surabaya a Singapore. Adesso si sono concluse le indagini sulle due scatole nere e si è scoperto che alla guida del velivolo, al momento della tragedia, c’era il copilota.

La commissione ha aggiunto che l’incidente si sarebbe consumato nell’arco di 3 minuti e 20 secondi. Negli istanti che precedettero la strage l’aereo volava a un’altitudine di 32 mila piedi e il pilota aveva chiesto poco prima di potersi portare a 38 mila piedi.

Il volo QZ8501 si è portato quindi a un’altitudine di 37.400 piedi con un’ascesa molto rapida durata circa mezzo minuto. È a questo punto che il computer di bordo ha emesso l’allarme “stallo”, per indicare appunto la condizione di emergenza a cui si avviava il mezzo. E’ stato poco dopo che ha iniziato a precipitare in mare.

Nei giorni scorsi le Forze armate indonesiane hanno cercato di recuperare la fusoliera dell’aereo, ma tutti i tentativi sono falliti. Così, anche a causa delle avverse condizioni meteo, le operazioni di recupero del relitto sono state sospese. Finora sono stati recuperati 72 corpi