Morto Kirk Douglas, padre di Michael: aveva 103 anni

E'morto all'età di 103 anni Kirk Douglas, icona di Hollywood e star di film classici come “Spartacus” e “Sfida all'Ok Corral”. Nella sua lunga carriera, Kirk ha interpretato 75 film, molti dei quali western e polizieschi, guadagnando un Oscar alla carriera nel 1996 e ben tre nomination. Nel 1999 l'American Film Institute lo inserì al 17º posto tra le più grandi star della storia del cinema statunitense. Era padre dell'attore Michael Douglas e del produttore Joel Douglas, nonché nonno di Cameron Douglas. La notizia della morte è stata data proprio dal figlio Michael che, in un post su Facebook, ha scritto: “Per il mondo era una leggenda,per noi era solo un papà”.

La vita

Kirk Douglas, nato Issur Danielovitch e noto anche come Isadore Demsky, è nato ad Amsterdam, nello stato di New York, il 9 dicembre del 1916 da immigrati ebrei originari di Čavusy, attuale Bielorussia: Bryna Sanglel, detta Bertha (1884-1978) ed Herschel Danielovitch, detto Harry (1884-1950). Si laureò in Lettere presso la St. Lawrence University e si diplomò poi all'Accademia americana di arti drammatiche di New York. Dopo aver prestato servizio nella Marina degli Stati Uniti durante la seconda guerra mondiale, iniziò a lavorare a teatro, recitando anche a Broadway, dove venne scritturato da Guthrie McClintic, il quale gli suggerì di cambiare subito nome in uno “decente”: l'appellativo “Isadore Demsky”, secondo il produttore, poteva andar bene per apparire in recite studentesche, ma sui cartelloni di Broadway non aveva possibilità di far colpo. Issur Danielovitch optò quindi per Kirk, dal nome di un personaggio dei fumetti che era tra i suoi preferiti, e per Douglas, dal cognome della sua insegnante di dizione all'accademia. Passato al cinema, recitò inizialmente in ruoli brillanti, tuttavia la commedia non si addiceva alle sue caratteristiche, più adatte a ruoli forti, spesso cinici, da “duro”. Conquistò l'interesse del pubblico e della critica interpretando un pugile forte atleticamente, ma di scarse qualità umane, in “Il grande campione” (1949) di Mark Robson; il successo definitivo arrivò però con “L'asso nella manica” (1951) di Billy Wilder, in cui interpretò Chuck Tatum, giornalista senza scrupoli che specula sul dramma di un minatore intrappolato dopo il crollo in una miniera. Al 1957 risale uno dei capolavori nella sua ricca filmografia, “Orizzonti di gloria”, pellicola fortemente antimilitarista diretta dal giovane Stanley Kubrick ed al quale Douglas teneva molto. Sempre diretto da Kubrick, l'attore sarà il protagonista nel 1960 del kolossal “Spartacus“. Nella sua lunga carriera fu anche un eccellente interprete di film western, tra i quali sono da ricordare “Il grande cielo” (1952) di Howard Hawks, “L'uomo senza paura” (1955) di King Vidor, e “Sfida all'O.K. Corral” (1957) di John Sturges: in quest'ultimo impersonò splendidamente il personaggio del medico Doc Holliday, al fianco di Burt Lancaster nel ruolo dello sceriffo Wyatt Earp. Douglas interpretò il suo penultimo film, Vizio di famiglia (2003) di Fred Schepisi, accanto a Michael, con i due che ebbero i ruoli di padre e figlio. La sua ultima apparizione al cinema risale al 2004, con il film Illusion di Michael A. Goorjian, nella parte di un regista moribondo. Saltuariamente attivo anche nelle produzioni televisive, apparve per l'ultima volta sul piccolo schermo nel 2008. Ricevette tre candidature al Premio Oscar, senza mai vincerlo. Il 16 gennaio 1981 ottenne una prestigiosa onorificenza civile statunitense, la Medaglia presidenziale della libertà, dal presidente Jimmy Carter. Solo nel 1996 venne premiato con l'Oscar alla carriera.