Piemonte-Usa a suono di theremin

Il theremin i basa su oscillatori che, lavorando in isofrequenza al di fuori dello spettro udibile, producono, per alterazioni delle loro caratteristiche a seguito del movimento delle mani del musicista nel campo d’onda, dei suoni sul principio fisico del battimento, questa volta nel campo delle frequenze udibili. o usa il compositore premio Oscar Ennio Moricone per le colonne sonore dei film. Inventato all’inizio del Novecento, dall’ingegnere e musicista russo Lev Termen, è un particolarissimo apparecchio elettronico che emette dei suoni senza che l’esecutore debba usare le mani per farlo suonare.

Il fischio

Anche se oggi quasi nessuno lo conosce, per il fatto di essere usato pochissimo e quasi esclusivamente in ambito cinematografico, Il theremin è uno degli strumenti musicali più incredibili che siano mai stati inventati, riferisce Music Voice, la rivista digitale di musica classica: “Come capita spesso, l’invenzione di questo strumento musicale può essere considerata del tutto fortuita, visto che il suo ideatore, l’ingegnere e violoncellista sovietico Lev Termen, nel 1919, all’età di ventitré anni, mentre stava lavorando in un laboratorio, intento a misurare la densità dei gas nel vuoto con dei particolari apparecchi di sua invenzone, si rese accidentalmente conto che muovendo le mani nei pressi di questi apparecchi si produceva un fischio che variava di frequenza, a seconda che le mani fossero più o meno vicine a essi”.

Cabinet

Intuendo di avere scoperto un sistema per produrre dei suoni, Lev Termen decise di effettuare numerosi esperimenti che lo portarono a creare un nuovo strumento musicale, da lui chiamato eterofono. La peculiarità dell’eterofono (solo più tardi Termen, una volta emigrato in America, lo chiamerà theremin) è che per suonarlo non c’è bisogno di usare le mani, in quanto emette i suoni senza toccarlo. Il theremin, precisa Music Voice, è composto da un cabinet, il quale ospita tutte le componenti elettroniche, sul quale si trovano due antenne, una verticale e l’altra orizzontale; avvicinando e allontanando la mano dall’antenna verticale si controlla l’intonazione del suono, mentre tramite l’altra antenna, quella orizzontale, sempre avvicinando e allontanando la mano, si controlla il volume del suono che si emette.

Tra il violino e il violoncello

“Spiegato in questi termini, potrebbe sembrare che il theremin sia semplice da suonare, ma non bisogna farsi ingannare dalle apparenze, in quanto a detta di chi si è applicato a esso, è vero il contrario, ossia che è uno dei più difficili strumenti da suonare. Ma che tipo di suono emette questo strumento?- si chiede la rivista digitale di musica classica-. Ebbene, ascoltandolo viene in mente principalmente il suono del violino e quello del violoncello, soprattutto quando si guardano i rari filmati d’epoca che mostrano la più grande interprete in assoluto del theremin, la musicista russa, poi naturalizzata americana, Clara Rockmore, alle prese con questo strumento”.

Crescita interiore

Dieci anni fa circa scoprì per caso lo strumento musicale che le ha cambiato la vita. Ora, racconta la Stampa, Giulia Riboli, 34 anni, di Crevacuore (in provincia di Biella), è stata selezionata con altri 20 artisti di tutto il mondo per il progetto che celebra i cento anni del theremin, il più antico strumento elettronico conosciuto, che non preveda il contatto fisico dell’esecutore con l’apparecchio. “Con il theremin è stato un vero colpo di fulmine – spiega alla Stampa-. Prima di allora non avevo mai suonato nessuno strumento. Il theremin mi ha aiutata nella mia crescita interiore, ma soprattutto mi ha fatto incontrare molte persone meravigliose”. Nel 2014 è iniziata la collaborazione con Fabio Properzi: “Lavoravamo a mille chilometri di distanza, io in Piemonte e lui in Puglia, ed è nato il progetto Tears of Sirens”. Nel gennaio del 2015 è stato pubblicato il primo Ep strumentale autoprodotto “The Abyss” (theremin, pianoforte, basso, cajon ed elettronica). “Alla fine del 2015 mi sono trasferita a Bari e nel giro di un anno o poco più abbiamo pubblicato il nostro primo Lp “Hum” per l’etichetta californiana Magnatune”. Da lì, sottolinea il quotidiano diretto da Maurizio Molinari, la carriera è continuata:”Tra gli altri lavori c'è anche la registrazione della linea melodica al theremin per un brano di Ermal Meta “Voce del Verbo”, all'interno dell'album “Vietato Morire”, che si è aggiudicato il Disco di Platino”.

Concorso internazionale e community

In pochi anni Giulia Riboli è diventata una delle maggiori interpreti di questo strumento. Ha preso parte al concorso internazionale “Theremin star” e la New York Theremin Society, in occasione del centenario, l’ha selezionata con il suo progetto “Tears of sirens” tra i 21 artisti del Cd “Theremin 100”. La compilation in formato digitale comprende 50 opere originali di musicisti provenienti da 18 nazioni diverse. “Tutto è iniziato grazie a Miriam Gilodi, che nel 2008 mi regalò un abbonamento al Teatro Civico di Vercelli – precisa alla Stampa Giulia Riboli -. Lì scoprii e vidi per la prima volta questo incredibile strumento. Adesso essere inserita nell'album del centenario è un’enorme soddisfazione: ringrazio Fabio Properzi che ha composto il brano selezionato e tutti quelli che mi hanno da sempre sostenuta, dai miei genitori agli amici, fino alla fantastica community di Synth Cafè”.